L' impegno di USB:Migliorare l'accordo del 18 novembre e costruire un' alternativa sindacale.

Nazionale -

Ciao a tutti.

Il nostro impegno sindacale non è rivolto solo a cercare di migliorare l’accordo del 18-11-11 ma a cercare di costruire un'alternativa sindacale concreta e credibile assieme a tutti i lavoratori. Siamo già una forza con la quale ogni azienda ragionevole, soprattutto se interessata realmente al suo futuro, dovrebbe confrontarsi, ma in Meridiana Fly assistiamo ancora alla conduzione feudale del signore che si sente sopra ogni regola e legge avallata in questo dai sindacati firmatari che ormai stanno riducendo il loro ruolo a quello di fedeli e mansueti vassalli.

In una situazione fortemente critica dell'Azienda, del settore e dell'intero paese, USB propone alla categoria una serie di importanti obiettivi a breve:

1.     bisogna aprire una vertenza generale e complessiva di tutti gli Assistenti di Volo Italiani sul LAVORO e su un MERCATO che lo assicuri nel prossimo futuro, sia ragionando sul futuro contrattuale della categoria in vista del nascente contratto di settore sia cercando di costruire un movimento unitario tra i lavoratori, soprattutto con i colleghi Alitalia, e tutte le sigle che lo vorranno per cercare di alzare la base di discussione di un contratto che, purtroppo, si preannuncia negativo o tombale. Ricordiamo a tutti che c'è bisogno di assicurare le condizioni per riassorbire le migliaia di cassaintegrati, compresi noi di Meridiana fly, sia di rompere questa corsa al ribasso che ormai sta uccidendo il nostro futuro;

2.     stiamo avviando, con l’ausilio dei nostri studi legali, la causa legale sponsorizzata da USB sull’impugnativa dell’accordo del 18 novembre scorso;

3.     stiamo preparando la campagna per l’avvio delle procedure per l’elezioni  RSU;

4.     stiamo ultimando la preparazione delle ingiunzioni di pagamento per il minimum crew sull’A319, e per le provvigioni delle vendite di bordo;

5.     stiamo organizzando una serie di manifestazioni per esercitare pressione sulle istituzioni affinché si occupino della questione Meridiana Fly.

     Nei primi giorni di dicembre, all’indomani dello stravolgimento del nostro contratto, abbiamo  invitato i sindacati firmatari ad individuare assieme a noi quei punti normativi che avrebbero potuto garantire un minimo di regole nell’impiego operativo dell’accordo del 18 novembre 2011 (per esempio: la riserva che non intacca il turno successivo, il sottoimpiego del purser, etc.) e a diffondere delle indicazioni chiare di comportamento ai lavoratori, come si era fatto negli anni passati. Non abbiamo ricevuto risposta e i firmatari non hanno neppure dato alcuna informazione riguardo l’interpretazione delle nuove norme alla categoria.

Il 18 gennaio scorso, alla vigilia del secondo incontro del comitato operativo, abbiamo inviato un fax all’azienda chiedendo il rispetto della già pesantissima normativa d’impiego ceduta con l’accordo (lo trovate allegato), sottolineando i punti che non erano stati concordati e che invece venivano inclusi dall’azienda nella normativa concessa dall’accordo. Infatti, come da tradizione, la compagnia ha deciso che tutto quello che non è vietato dall’accordo, in aggiunta a quello che è stato stabilito, si può fare! Questo fax lo abbiamo girato a tutte le sigle sindacali con la speranza che chiarissero, all’interno del comitato operativo del 19 gennaio scorso, che, contrariamente a quello che l’azienda applica dal 1° dicembre 2011, quello che non è scritto non è stato concesso. Purtroppo neanche a questa ennesima sollecitazione abbiamo ricevuto risposte, dirette né tantomeno indirette, da allora ci sono stati almeno altri due incontri del comitato operativo e ad oggi nessuna indicazione è stata data agli assistenti di volo circa tutte le innumerevoli libertà che l’azienda si sta prendendo nell’applicare il già onerosissimo (per gli assistenti di volo) accordo.

Le sigle firmatarie tacciono. In un silenzio imbarazzante, evitano di dare indicazioni ai lavoratori su ciò che hanno concesso all’azienda e su quanto, in aggiunta, in maniera arrogante questa continua a pretendere indisturbata. Per questo motivo abbiamo deciso, ribadendo la nostra ferma opposizione a questo accordo dannoso ed inutile che non abbiamo voluto firmare, di adottare una linea “prudente” sui punti aleatori. Invitiamo, quindi, tutti i colleghi (come già fatto nelle ultime assemblee), nell’attesa che il comitato operativo si esprima, ad applicare fermamente le seguenti indicazioni:

 1) rifiutare, per quanto riguarda i responsabili, il sottoimpiego;

2) rifiutare il sovraimpiego da parte degli Rzona sul lungo raggio;

3) rifiutare l'impiego dei riposi (RIP) successivi al riposo movibile (RipM).


Riteniamo ancora validi tutti i punti che avevamo individuato nel promemoria sull’accordo, vi è stato inviato a capo d’anno, almeno fino a diversa esplicita indicazione del comitato operativo. Avendo deciso, però, per una linea prudente (fintanto che i sindacati firmatari latitano) vi chiediamo ogni volta, nell’accettare gli impieghi che violano gli accordi, di richiedere via mail, al PGN e per conoscenza al settore, l’indicazione dell’articolo contrattuale/accordo che consente l’impiego propostovi (conservate tutta la corrispondenza che così nascerà).

La normativa EUOPS, invece, deve essere rispettata rigorosamente, questa infatti costituisce l’ultimo baluardo di sopravvivenza rimasto che blinda i lavoratori da qualsiasi tentazione repressiva da parte dell’impiegato di turno.

La situazione della compagnia è uno sfacelo, da tutti i punti di vista. L’accordo del 18-11-11, che ci è stato venduto come salva azienda (per coloro i quali, in pochi fortunatamente, hanno voluto credere che il costo del lavoro potesse salvare o condannare un’azienda) è superato dalle interpretazioni fantasiose dei vari operatori PGN e del laborioso. I sacrifici transitori (una delle condizioni da noi considerate indispensabili per firmare l’accordo), concordati senza lo scippo dei diritti cui abbiamo assistito nella nostra azienda ma ricercati attraverso il rispetto dei lavoratori e delle regole individuate come avevamo proposto durante la lunga trattativa che ha preceduto l’accordo, possono aiutare a superare i periodi di crisi ma, purtroppo, non salvano le aziende.

Infatti la nostra è gestita sempre peggio, le nostre rotte storiche e più remunerative sono state abbandonate subito fagocitate dai competitors, la nostra attività (linee, macchine ed equipaggi) viene ceduta a Air Italy, mentre gli assistenti di volo Meridiana fly subiscono un inserimento massiccio in cassa integrazione. Non bastando la CIGS per la metà circa dei lavoratori, si è arrivati alla decurtazione dello stipendio (che per gli ex aavv IG è al 30% mentre è all’8% per gli ex GJ) e ad un peggioramento drammatico delle regole d’impiego (si sono perse tutte le tutele pre-accordo: riposi, ferie, orari di lavoro, tempi di recupero della fatica operazionale, etc.). Tutto questo avviene, in spregio ad ogni regola di decenza, mentre i dirigenti hanno rinunciato al solo 8%, non si sa bene su quale parte dello stipendio, e il CDA ha deliberato l’aumento del numero da 8 a 12 dei suoi membri con il ricorso ad un meccanismo che gli consente un aumento furbesco ed ingente dei loro compensi totali.

I sindacati responsabili, quelli che salvano le aziende e gestiscono gli accordi, come dicevamo, sono spariti all’insegna di questa loro recente dichiarazione:

“A noi non è mai piaciuto fare della facile demagogia: raccogliere consenso puntando il dito contro i compensi del cda, mira alla pancia delle persone e non alla loro testa. Agita quell’istinto di rivalsa che non porta da nessuna parte e distoglie l’attenzione da ciò che realmente deve essere messo in campo per la salvezza della nostra azienda. Il sindacato non sceglie ne’ i membri del cda, né tantomeno i loro compensi. Il Sindacato, quello vero, negozia, si batte e firma gli accordi; vincola le aziende al loro rispetto; si assume delle responsabilità, con l’intento di garantire la sopravvivenza delle aziende auspicandone sviluppo e ridistribuzione”.
(Carino leggere questa dichiarazione dopo le evoluzioni della trattativa sull'articolo 18)

ed infatti tutti ci rendiamo conto di come stanno gestendo questo accordo e di come riescono a vincolare l’azienda al suo rispetto (a cominciare da quei “pacchetti” aggiunti a mano in calce all’accordo): l’anarchia e il sopruso sono le uniche regole in vigore.

Un saluto a tutti

 

Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato - Assistenti di Volo
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VRN: Fabrizio Giglio 3385065718, Riccardo Lonetto 3396498147, Reana Mervar 3477400861; FLR: Alessio Checcacci 3281223668; MXP: Maila Castaldo 3349442851, Graziano Egeste 3403714267, Storero Fiori 3406865660, Massimo Pasqui 3921885302, Armando Pica 3482756193
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