LICENZIAMENTI CAI 2014 REINTEGRATI ALTRI COLLEGHI

Nazionale -

In questi giorni finalmente si sono svolte le ultime conciliazioni che hanno riparato almeno in parte l’illegittimità dei licenziamenti CAI, per chi tra i colleghi è stato disponibile alla transazione. Oggi possiamo finalmente festeggiare gli ultimi colleghi reintegrati in Cityliner.


L’8 luglio scorso a Milano c’è stata l’udienza conclusiva per un gruppo che aveva impugnato presso il tribunale lombardo le esclusioni dalle assunzioni in Alitalia SAI nel 2014. E’ stata accertata la nullità e l’illegittimità dei licenziamenti e si sancisce che quelle procedure di limitazione del bacino delle assunzioni erano completamente infondate. Tutti i ricorrenti hanno vinto i processi di primo grado e buona parte di loro (disponibile alla mediazione), è stata reinserita in Cityliner. Non possiamo non ricordare la vicenda del 2014 come una macchia. A parte USB quasi tutte le organizzazioni sindacali (tranne la FILT dell’epoca), non si sottrassero al ricatto della trattativa dove, per spianare l’ingresso a Etihad, bisognava bere l’amaro calice della riduzione degli organici.


Dopo la recente trattativa Meridiana, ci accorgiamo che quel modello industriale è ancora in voga. Che pur di attrarre investimenti stranieri s’impongono senza troppi problemi ai lavoratori tagli occupazionali e salariali. Abbiamo dovuto prendere atto con rammarico che nel caso Meridiana, la CGIL ha deciso di cambiare la sua linea di condotta ed ha siglato l’accordo quadro cosa che ha determinato come inevitabile conseguenza oltre 400 licenziamenti per gli assistenti di volo.


Assistiamo ancora all’assenza di politiche di rilancio T.A., il settore è in crescita per l’aumento costante di passeggeri e merci ma ciò nonostante la gestione delle crisi è sempre la stessa. Il governo non va mai oltre il ruolo di notaio che registra un fallimento dopo l’altro. La critica che facciamo al sindacato su questo punto è forte e dobbiamo fare tutti una riflessione per il futuro perché ci chiediamo come si possa pretendere di tutelare le categorie, tutte le categorie, se poi si accettano decisioni traumatiche come la messa in mobilità.


La storia deve insegnare, non possiamo dimenticare ristrutturazioni e licenziamenti. A questo proposito va rilevato che ancora esiste un bacino di naviganti stagionali di ex Alitalia Lai che attendono di poter lavorare e di aver riconosciuto il diritto a essere ricollocati in trasparenza. A latere dell’ultimo accordo del 18 settembre, firmato dai confederali, l’azienda Cityliner ha comunicato una “manciata” di stabilizzazioni. Di queste assunzioni però non è dato sapere quali saranno i criteri.


USB ha SEMPRE detto NO AI LICENZIAMENTI e rivendica che non possono essere i lavoratori a pagare errori industriali. La trattativa tra le parti serve a trovare le soluzioni possibili. Le alternative alla mobilità ci sono sempre in un settore che cresce.

Oggi per molti di questi lavoratori si volta pagina. USB sarà sempre al loro fianco perché mai più riaccada di assistere alla brutalità dei massacri sociali pagati a caro prezzo dai dipendenti e dalle loro famiglie.

RRSSAA Gruppo Alitalia Sai Cityiliner

USB Lavoro Privato

Fiumicino, 26 settembre 2016