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ROMA: RDB CUB, BENE IPOTESI RESCISSIONE CONTRATTO A TEVERE TPL SCARL

15 maggio 2007 - Adnkronos

Roma -

Roma, 15 mag. - (Adnkronos) - «La Cub Trasporti Rdb esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione speciale Lavoro del Comune di Roma e condivide l'ipotesi di rescissione anticipata del contratto alla Tevere Tpl Scarl. Il rapporto dell'Atac Spa, presentato ieri in commissione Lavoro, in cui si dichiara che da controlli effettuati in gennaio sono emerse numerose inadempienze della Tevere Tpl Scarl, nonchè diverse altre anomalie, finalmente raccoglie quanto la Cub Trasporti Rdb già tra il 2005 e il 2006 aveva inutilmente segnalato alla stessa Atac Spa». È quanto afferma in un comunicato RdB-Cub. «Il 26 ottobre 2006, in una interrogazione consiliare, la Cub Trasporti RdB aveva nuovamente denunciato e segnalato alla Commissione Speciale Lavoro quanto oggi viene 'scopertò da Atac Spa - proseguono i rappresentanti sindacali - In seguito al nostro incontro avvenuto con la Commissione Lavoro questa si è attivata, arrivando il 26 novembre 2006 a effettuare una ispezione che ha appurato e constatato come le denuncie della Cub Trasporti RdB in materia di sicurezza corrispondevano al vero». «Da qui sono iniziati i lavori congiunti tra Commissione, Atac Spa e Assessorato alla Mobilità - aggiungono - che hanno portato l'Atac, come suo dovere, a svolgere la funzione di controllo e di verifica. Le dichiarazioni rese alla stampa dal direttore generale della Tevere Tpl Scarl, Marco Cialone, che attribuisce il cattivo stato di manutenzione delle vetture alle condizioni delle strade periferiche e alla presenza degli 'zingarì, si commentano da sole». «La Cub Trasporti RdB - concludono - che ha sempre sostenuto la lotta dei lavoratori della Tevere Tpl Scarl nonostante il boicottaggio sia dell'azienda che delle altre Ooss presenti al tavolo delle trattative, rivendica l'indipendenza del proprio intervento sindacale e guarda con scetticismo alle posizioni di chiunque tenti di assumersi la titolarità della rivendicazioni mostrando, come nel caso di Vincenzo Piso, un tardivo interessamento ai problemi dei lavoratori da tempo evidenziati da questa organizzazione sindacale».