Airitaly, USB scrive al governo: voltare pagina ed estendere la prelazione per i licenziati del 2016

Roma -

L’Unione Sindacale di Base ha scritto oggi ai ministri Di Maio e Toninelli per sollecitare l'avvio del confronto sulla situazione in Airitaly, anche in considerazione dell'imminente scadenza del diritto di prelazione delle centinaia di lavoratori espulsi grazie all'accordo quadro del 26 giugno 2016, sottoscritto in sede governativa.

 

A tre anni dalla stipula di queste intese, il bilancio di questa operazione è impietoso:

dopo aver atteso 18 mesi la formalizzazione dell'ingresso di Qatar Airways, le dimensioni della compagnia sono state ulteriormente ridotte (-21% di passeggeri trasportati nel 2018, dati Enac).

Non è stato ancora presentato un piano industriale credibile, dopo che sono stati ampiamente disattesi gli annunci precedenti, come dimostrato nel caso della pessima gestione della continuità territoriale sull'aeroporto di Olbia, aeroporto di proprietà dello stesso Gruppo Alisarda.

nel frattempo, l'unico personale recuperato è stato quello reintegrato dalle sentenze, mentre gli esiti dei ricorsi in appello presso la Corte di Milano stanno smantellando quel folle principio del dualismo aziendale sui cui era basata l'intesa in oggetto con i relativi licenziamenti.

 

L'accordo del 2016, che USB aveva fortemente criticato fin dall'inizio, ha fallito tutti gli obiettivi; per questo motivo non si può più rinviare oltre l'apertura del confronto riguardante la seconda compagnia aerea italiana e le prospettive industriali, occupazionali e sociali, partendo proprio dal segnale di attenzione verso il personale espulso.

 

Tale confronto non può essere slegato dal contesto di riforma del trasporto aereo che da tempo la nostra organizzazione sindacale sollecita al Governo, tema che tocca anche l’applicazione di norme e contratti validi per tutti gli operatori del settore.

 

 

USB LAVORO PRIVATO

 

 

Roma, 19 giugno 2016