STOP ALLE VISITE DI CONTROLLO AI LAVORATORI IN INFORTUNIO

Roma -

Si informano tutti i colleghi che la Direzione generale dell’ I.N.P.S. di Roma, in data 10 luglio c.a. ha dato disposizione a tutte le sedi periferiche – regionali, di

 

EVITARE DI EFFETTUARE LE VISITE MEDICHE DOMICILIARI DI CONTROLLO, RICHIESTE DALLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER IL PERSONALE CHE RISULTA IN INFORTUNIO.

 

Questa precisa presa di posizione dell’ I.N.P.S., avrà già provocato, sicuramente, una notevole preoccupazione sia alle Aziende che ai sindacati confederali nazionali che, certamente, si attiveranno in modo da favorire l’applicazione dell’ Accordo nazionale - sottoscritto a Roma dalle solite 5 oo. ss. concertative in data 19.09.2005 – al fine di evitare che venga vanificata l’opportunità di obbligare i dipendenti, anche in caso di infortunio, alla reperibilità (recapito e fasce orarie) e alla possibilità per le aziende, anche nel caso di lavoratori infortunati, di poter sottoporli al controllo medico.

 

La Federazione nazionale RdB CUB Trasporti, ha deciso quindi di inviare una lettera al Direttore Generale delle Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro - per ribadire chiaramente che l'I.N.P.S. non ha alcuna competenza ne l'obbligo di effettuare le visite mediche domiciliari nei confronti dei lavoratori infortunati.

 

Verranno forniti successivamente ulteriori informazioni sui futuri sviluppi della vertenza, per ora ricordiamo a tutti i colleghi che anche a fronte di tali iniziative che tendono a limitare il diritto costituzionale di libertà di movimento durante la vita privata dei lavoratori, si ritiene imprescindibile:

 

RIDIVENTARE PROTAGONISTI DELLE SCELTE NEL MONDO DEL LAVORO

RAFFORZARE IL SINDACATO CONFLITTUALE, ALTERNATIVO, INDIPENDENTE

ADERENDO ED ISCRIVENDOSI ALLE RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE

 

 

Roma, 14.agosto.06 C.U.B. FEDERAZIONE NAZIONALE R.D.B. TRASPORTI