Argomento:

11 giugno 2010 i lavoratori autoferrotranvieri scioperano in massa in tutto il territorio nazionale

Comunicato stampa in allegato

Roma -

Bari 80%,Brescia 70%, Firenze 80%, La Spezia 50%, Palermo 90 %, Pisa 25% , Pistoia50%, Pescara 40%, Cuneo 20%, Venezia 85%,, Trieste 46%, Alessandria 80%, Torino50%,Bologna 80%, Reggio Emilia 70%, Firenze 46%, Roma 70%, Cagliari 35%, Torino GTT 75%, Cremona KM 55% , Matera 80%, Milano 50%, Padova 50%, Livorno 30%.... e a seguire il resto delle città.

La alta adesione su tutto il territorio nazionale allo sciopero del giorno 11 giugno 2010 nel settore del Trasporto Pubblico Locale, indetto dalle OO.SS. di base USB lavoro privato - Cobas Lavoro Privato - Slai Cobas - per il mancato rinnovo di un CCNL , scaduto il 31 Dicembre 2007, è un segnale da raccogliere attentamente sia dalle Associazioni datoriali, sia da parte di chi senza mandato alcuno continua a sottoscrivere accordi finalizzati sempre ad una maggiore produttività, flessibilità e precarietà.

Si continua a voler tagliare i salari, a richiedere condizioni di lavoro che riportano indietro di qualche decennio la categoria, dall'orario di lavoro alla monetizzazione di riposo e salute, dalla saturazione dei nastri di lavoro alla riduzione dei riposi minimi, dall'introduzione di una quota fissa in turno di ´straordinario obbligatorio` alla cancellazione del diritto al pasto e delle soste fisiologiche, dall' ulteriore manomissione al trattamento e alle regole sulla malattia alla cancellazione del diritto di sciopero e al diritto di organizzarsi sindacalmente in modo libero.

Con la continua assenza di fondi di investimento per il settore, che le varie finanziare sembrano totalmente ignorare, incalzano le logiche privatistiche attraverso gare d'appalto europee; spariscono nel nulla tutti gli impegni sulle clausole sociali che avrebbero dovuto rappresentare il livello minimo di garanzia sui livelli occupazionali e diritti acquisiti dai lavoratori.

Le OO.SS. di base rimangono impegnate sulle vere aspettative che nascono dal confronto delle assemblee sui posti di lavoro e ribadite ad alta voce da tutti i lavoratori che hanno scelto di scioperare:

  • un rinnovo contrattuale che preveda dei veri aumenti economici che adeguino il reddito medio della categoria al reddito medio annuo dei lavoratori dell'U.E. senza più dover accettare o subire semplici adeguamenti salariali all’inflazione programmata dal Governo;

  • un quadro di regole certe per tutti i lavoratori operanti nel settore, per impedire il dumping sociale e per puntare al miglioramento del servizio, nella massima sicurezza possibile;

  • soldi veri in busta paga, in modo da coprire la perdita economica reale dovuta all'inflazione ed ai ritardi del dovuto rinnovo contrattuale.

 

Uffici Stampa:

USB lavoro privato

Cobas lavoro privato

Slai Cobas