26 LUGLIO 2013 SCIOPERO DI 4 ORE DEGLI AUTOFERROTRANVIERI DELLA REGIONE MARCHE
CONTRO I TAGLI AI FINANZIAMENTI NEL T.P.L
Si continua in modo scellerato ad avere una visione dei servizi essenziali come un costo e non come una risorsa da potenziare.
I tagli al trasporto pubblico locale che nella regione Marche si accingono ad effettuare, avranno pesanti ripercussioni non solo sui cittadini in termini di riduzione del servizio e deterioramento della sua qualità, ma anche sui lavoratori con un notevole scadimento delle condizioni di lavoro che ogni azienda già sta attuando attraverso la rivisitazione dei turni e dell'organizzazione del lavoro.
Facile immaginare l’inevitabile strappo sociale tra cittadini e lavoratori del trasporto pubblico della regione, a seguito di un servizio sempre più scadente che viene considerato “essenziale” solo in occasione dello sciopero, dimenticandosi di offrire un servizio decente per il resto dell’anno.
La logica perseguita in questi anni non ha avuto l’obiettivo di potenziare il trasporto pubblico finalizzato ad uno sviluppo del trasporto collettivo, ad una migliore vivibilità dei territori, una migliore qualità dell’aria investendo su un reale e credibile piano di mobilità regionale che oltre a rappresentare un servizio essenziale potrebbe significare offerta di posti di lavoro.
Le politiche di “palazzo” hanno concentrato i loro sforzi per cedere al privato parte del trasporto con la favola, ormai smentita dai fatti, che il privato costa meno; una favola che tenta giustificare, in modo rabberciato, una mala gestione delle aziende e del bene comune consentendo ai privati di penalizzare maggiormente sia lavoratori, attraverso un'organizzazione del lavoro più pressante, sia i cittadini con un servizio che mira al guadagno e non certo alla qualità.
Per questo motivo i lavoratori e i cittadini devono sapere come verranno usati i 107.490.609 di euro, previsti dal D.P.C.M del 26 giugno (decreto presidenza del consiglio) che la regione avrà a disposizione per affrontare le spese del trasporto nel territorio.
USB RITIENE NECESSARIO:
RIVENDICARE LA COSTITUZIONE DI UNA UNICA AZIENDA REGIONALE PUBBLICA CHE SAPPIA MIRARE E SVILUPPARE UN SERIO E CREDIBILE PIANO DELLA MOBILITA' REGIONALE
CHE GLI AUTOFERROTRANVIERI DELLA REGIONE MARCHE NON RIMANGANO PRIGIONIERI ALL'INTERNO DELLE SPECIFICITA' DELLE AZIENDE DI APPARTENENZA.
IL FINANZIAMENTO DEL TPL E DELLA SUA GESTIONE, I DEBITI CONTRATTI E LA LORO LEGITTIMITA' O ILLEGITTIMITA', LA TOTALE MANCANZA DI UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL SETTORE, LA MESSA IN DISCUSSIONE DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI
SONO UN PROBLEMA DI TUTTI:
LAVORATORI E CITTADINI