8 aprile: Gli autoferrotranvieri rispondono in massa
per rivendicare un rinnovo contrattuale dignitoso, abbattere la politica concertativa della casta dei sindacati complici.
In tutte le città alta l'adesione allo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale indetto da USB Lavoro privato; a Milano hanno incrociato le braccia il 60% dei lavoratori dell' azienda APAM, a Venezia il 75% dei mezzi della ACTV sono rientrati negli impianti. Adesioni del 60% degli autoferrotranvieri nella città di Bologna , Reggio Emilia 70%, Torino 50%, Alessandria 50%, Roma 50% nel trasporto urbano e buon segnale di adesioni negli impianti principali della società di trasporto extraurbano del COTRAL , Cremona 30%, in tilt il trasporto extraurbano della regione Sicilia. Adesione del 30% degli addetti al trasporto extraurbano della città di Cosenza così come nelle città di Gorizia, Trieste e Udine.
A Napoli, bloccata da una massiccia adesione allo sciopero, decine di lavoratori dei trasporti aderenti all' USB, studenti e precari e comitati cittadini hanno occupato la sede del Consorzio UNICO Campania, nella centrale Piazza Matteotti, che gestisce la tariffazione dell'intero sistema del trasporto pubblico locale nella regione per protestare contro il continuo aumento delle tariffe a fronte di un continuo taglio del servizio pubblico di mobilità.
Forte e chiara la posizione dei lavoratori autoferrotranvieri che non vogliono essere ostaggi di un debito economico enorme scientificamente costruito a loro discapito e dei cittadini tutti.
Con determinazione si esige una inversione di tendenza nelle scelte politiche sui servizi pubblici affinché si dedichino risorse per sostenere e rilanciare il trasporto pubblico, si assicuri la copertura integrale del reale fabbisogno per il suo rilancio e per il rinnovo del CCNL ormai scaduto da oltre 5 anni.