A carte scoperte Meridiana come Alitalia Alitalia a fianco di Meridiana

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Si è chiusa nella vergogna la trattativa Meridiana con la firma del CCL al ribasso che si applicherà ai “fortunati” lavoratori scampati alla mattanza dei licenziamenti che sono rimasti tutti sul tavolo, come agnelli sacrificali.
L’accordo si chiude con centinaia di licenziamenti. L’intesa è stata firmata dalle OO/SS Confederali e dalle associazioni professionali e ciò non ha comportato il minimo stupore da parte nostra per questo ennesimo atto che avrà ricadute inevitabili nella situazione Alitalia e sullo scenario di rinegoziazione del CCNL da poco disdettato.
Il sindacato ha il dovere di avere una visione complessiva seguendo tutto quello che si svolge, nello stesso sistema, nello stesso Paese. Un contratto concorrenziale di un altro vettore, specialmente se in deroga al CCNL, può diventare quello di riferimento per un rinnovo che andrà affrontato a breve. La nostra critica è fortissima anche verso la CGIL che nel 2014 non aveva avuto lo stomaco di sottoscrivere l’accordo quadro. Vuol dire che ci ha ripensato, bravi!
Abbiamo assistito a una trattativa penosa che è durata 5 mesi, una farsa, dove, da un lato il sindacato ha abdicato alla sua missione di tutela di tutti i lavoratori del gruppo Meridiana Fly dall’altro il Governo evidenzia l’enorme debolezza di una visione “liberalista renziana” che ci rende una colonia per investitori stranieri: man bassa delle attività e delle produzioni e mediazioni istituzionali orientate alla massima agevolazione di chi entra con capitali privati e stranieri, lasciando il problema del lavoro e dell’occupazione completamente sganciato da ogni responsabilità degli investitori.
Per quello che riguarda Alitalia, la vertenza che ha portato all’indizione dello sciopero del personale navigante il 5 luglio p.v. rimane ovviamente confermata. L’astensione si svolgerà dalle 11.00 alle 15.00 sui temi di seguito elencati:
• sviluppo Professionale PN Regional – Corto/Medio Raggio (cessione attività a vettori terzi - wetlease); • problematiche Personale Navigante pendolare; • applicazione normative EASA FTL – fatica operazionale;
• violazioni contrattuali e problematiche gestionali Piloti e Assistenti di Volo; • licenziamenti Personale Navigante; • problematiche base Milano (Linate e Malpensa); • attenzioni sociali: azioni unilaterali aziendali su maternità e disabilità;
Dall’incontro presso il Ministero del 14 giugno scorso a oggi, sulle questione aperte con la Sai, la distanza tra l’azienda e sindacato è rimasta intatta e addirittura in questa fase, stiamo assistendo all’inasprimento di provvedimenti unilaterali. A questo si stanno aggiungendo le variazioni operative su SOD e RIPOSI e illegittimi controlli sulla prestazione lavorativa, solo come esempio. Si ha la netta sensazione di giocare oramai a carte scoperte con l'azienda che non tiene in nessun conto le relazioni industriali e che umilia le categorie. Una cosa sono le esigenze d’impresa, altro è tirare dritto sulla pelle dei lavoratori come si sta facendo.
Da parte confederale in Alitalia abbiamo letto proclami roboanti che parlano di dignità e di rispetto ed è incredibile dopo la firma dell'accordo Meridiana che è un pericolosissimo precedente perché non solo sono stati accettati tabellari al ribasso ma sopratutto quest'operazione non ha evitato nessun licenziamento.
Cosa ci devono dire, cosa possono dire ai lavoratori che perdono il posto, queste organizzazioni che non sono riuscite ad evitare altri licenziamenti e che addirittura li hanno sottoscritti. Lo sappiamo che non sono in grado di opporsi, che sanno solo ignorare le lotte e garantire se stessi. Dallo start up di Sai fino ad oggi le sigle confederali hanno giocato sull’esclusione delle sigle rappresentative dei naviganti e per questo hanno garantito la pace sociale, hanno prodotto mostruosità che sono gli occhi di tutti e questo per rappresentare anche senza avere consenso. Oggi sono questi soggetti a doversi assumere la responsabilità per lo stato disastroso dei rapporti e per quanto, dei problemi dei lavoratori non è stato risolto con dinamiche e confronti normali.
Alle associazioni professionali possiamo dire che è miope e ottuso chiudersi nelle singole vicende aziendali. A poco o a nulla serve quindi richiamarsi alla professionalità nella lotta delle categorie se le visioni d’insieme sfuggono ai più quando il rischio di aggredire retribuzioni e trattamenti è altissimo.
L’escalation cui si assiste impone un confronto con i lavoratori aperto e pubblico pertanto USB, indice assemblee degli assistenti di volo a MXP e FCO di cui daremo indicazione a breve. Invitiamo tutti i lavoratori ad aprire il dibattito e a partecipare alla discussione, a costruire lo sciopero.
Fiumicino, 28 giugno 2016
RRSSAA Assistenti di Volo Gruppo Alitalia USB L.P.