A lezione di sicurezza sul lavoro i consiglieri guadagnano il gettone
18 novembre 2008 - La Nuova Venezia
Il ministro Sacconi dà forfait, Rifondazione e Rdb protestano fuori
SCUOLA GRANDE A San Giovanni Evangelista
Il ministro al Lavoro Maurizio Sacconi non arriva - causa «improrogabili impegni improvvisi» - a concludere il convegno sulla sicurezza sul lavoro, organizzato dal consiglio comunale a San Giovanni Evangelista. Resta così con i fischietti muti, bandiere e striscioni, il «comitato accoglienza» organizzato da Rdb-Cub e Rifondazione comunista. «Il governo Berlusconi spinge sulla deregulation più spinta», incalza il segretario Rdb Giampietro Antonini, «il precariato non fa che aumentare i rischi per la sicurezza del lavoro. Qui si taglia, invece di investire». Nel salone della Scuola Grande si discute di sicurezza sul lavoro: il consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria, con tanto di gettoni di presenza. Il che fa storcere il naso al consigliere di Rifondazione, Sebastiano Bonzio: «Non mi faccio pagare per parlare di morti bianche». «E’ un appuntamento formativo importante per i consiglieri», replica Silvia Spignesi, vicepresidente del Consiglio e organizzatrice del convegno. Parla Sedo Sicic, macedone, responsabile Sicurezza del lavoro nel settore Edile della Provincia: «Servono istruzioni in più lingue sul funzionamento dei macchinari, servono corsi di formazione prima che i lavoratori stranieri entrino nei cantieri, perché all’estero la cultura sulla sicurezza non c’è».
Giulio Giglio, dell’associazione vittime incidenti sul lavoro, per la prima volta racconta della profonda depressione «e dei guai fisici che non so se mai passeranno, dopo che sono caduto da quella scala: erano settimane che segnalavo invano al cantiere che i bulloni si stavano svitando». Per il prefetto Guido Nardone «l’incidente sul lavoro è una bestemmia da debellare: la sicurezza è una priorità». Il sindaco Cacciari chiarisce: in tema di sicurezza negli ambienti di lavoro, è inutile «versare lacrime di coccodrillo»: «Si cambino queste sciagurate normative sui lavori pubblici che abbiamo in Italia e si permetta a un Comune di appaltare sulla base di requisiti essenzialmente qualitativi, soprattutto in città delicate come Venezia».
I responsabili di Spisal, Inail, vigili del fuoco hanno evidenziato con il procuratore Borraccetti come - a Venezia - «sta dando frutti importanti il tavolo di concertazione tra le strutture che si occupano di sicurezza».
Duro, infine, il senatore Pd Felice Casson: «Il governo Berlusconi sta distruggendo quel poco che ha fatto Prodi, non si vede nulla per fare prevenzione né repressione. I controlli sono lo strumento fondamentale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, invece si preoccupa di tagliare guardando solo agli aspetti economici».(r.d.r.)