ABROGAZIONE DEL R.D. 148/31: COSA CAMBIERÀ PER GLI AUTOFERROTRANVIERI?
26 GIUGNO 2017 4 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTI GLI AUTOFERROTRANVIERI
Con un colpo di mano il governo ha cancellato le norme che regolavano il rapporto di lavoro degli autoferrotranvieri che, seppur datate , prevedevano alcuni vincoli che ostacolavano i processi di liberalizzazione e privatizzazione del settore e ponevano un argine al progetto di precarizzazione del rapporto di lavoro.
Da oggi, fermo restando una fase transitoria di un anno dalla sua approvazione ovvero che nel prossimo CCNL si definiscano le nuove regole per quanto riguarda alcuni degli aspetti contenuti nell’abrogato R.D., i lavoratori autoferrotranvieri saranno lavoratori con meno tutele , meno diritti e quindi, più ricattabili proprio nel momento in cui si sta ulteriormente accelerando il processo di liberalizzazione e l’adozione dei costi standard che incideranno pesantemente sui livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro;
Licenziamenti individuali: premesso che con la vecchia disciplina non era previsto il licenziamento bensì la destituzione in casi gravissimi accertati, le procedure prevedevano l’opinamento da parte del Direttore dell’azienda mentre la decisione dell’eventuale destituzione era di competenza del Consiglio di Disciplina ( sentenza 5531/2013 Cassazione);
Disciplina: sarà affidato al rapporto negoziale, quindi alle OO.SS concertative e alle Associazioni datoriali, il compito di definire i nuovi strumenti che dovranno regolare il rapporto di lavoro su temi rilevanti come , appunto, licenziamenti, disciplina in genere e rapporto giuridico, le esperienze passate certificano l’arretramento in termini di salario e di condizione di lavoro;
Stabilità lavorativa: nel rapporto di lavoro per i nuovi assunti, in vigenza del R.D., non trovava applicazione il Jobs-Act e quindi la possibilità che un lavoratore, qualora licenziato ingiustamente, venisse liquidato con un massimo di 24 mensilità invece del reintegro nel posto di lavoro;
Ovviamente non sono solo queste le ragioni che hanno spinto una parlamentare del PD ha inserire nel DL 50/2017- manovra correttiva dei conti pubblici- ma riteniamo che il tutto faccia parte di un progetto complessivo che dovrà portare alla completa deregolamentazione del rapporto di lavoro anche per favorire il disinnesco della clausola sociale inserita come specchietto per le allodole nel CCNL del 2015 e l’art. 2112 del CPC poiché, in caso di cambi d’appalto come ha fatto notare la Commissione europea, questi rappresentano dei vincoli alla concorrenza e quindi, ai processi di liberalizzazione e privatizzazione.
Processi per i quali abbiamo un chiaro riscontro su tutto il quadro nazionale: salari non retribuiti, turni di lavoro che rasentano l'illecito, carichi di lavoro sempre maggiori, norme sulla sicurezza disattese a fronte di servizi resi ai cittadini sempre più ridotti, precari e meno sicuri.
I primi a fare festa è proprio il gruppo FS che, attraverso l'Amministratore Delegato (Renato Mazzoncini) dalle pagine del Corriere della Sera afferma che la loro società BusItalia è pronta per assumere il comando del Trasporto Pubblico Locale di Milano, Roma e Napoli...e il come gestisce il TPL questa società...non è cosa nuova.
Se questo è il futuro che il parlamento vuole riservare a questa categoria, a questo settore strategico per la crescita economica dei territori ed essenziale per i cittadini, se vuole continuare a trasferire ricchezza agli imprenditori depredando denaro pubblico con la promessa che privatizzando ci sarà un miglioramento degli standard del servizio, se vuole rendere “compatibile” il costo del servizio agendo sui diritti dei lavoratori, precarizzando il rapporto di lavoro per renderli più ricattabili, se vuole aumentare i costi del servizio a carico dei cittadini e alle famiglie, NOI DICIAMO DI NO !!!
INVITIAMO coloro che siedono al senato, (dove è prevista la discussione sul testo licenziato dalla Camera dei deputati il giorno il 29 maggio, inserito all'ordine del giorno della Commissione Bilancio del giorno 06 giugno per poi arrivare il giorno 13 giugno in Aula del Senato,) a bloccare l'iter di questa irricevibile manovra;
AI LAVORATORI CHIEDIAMO LA MOBILITAZIONE !!!
26 GIUGNO 2017 4 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTI GLI AUTOFERROTRANVIERI
L'unione Sindacale di Base ritiene indispensabile una grande prova di unità degli autoferrotranvieri tutti che, da sempre, hanno dimostrato grande sensibilità sui temi delle condizioni del lavoro e del servizio, dei diritti e della sicurezza, della dignità e della solidarietà così come per la gestione del patrimonio pubblico.
E' SOLO CON LA DETERMINAZIONE DEI LAVORTORI CHE POSSIAMO FERMARE QUESTI CONTINUI E PESANTI ATTACCHI.