Accordo firmato, posti di lavoro salvati, pace fatta, ...
Il Gazzettino giovedì 20 dicembre 2007
Accordo firmato, posti di lavoro salvati, pace fatta, sindacati e aziende soddisfatte: una trattativa durata oltre tre mesi, fra tira e molla, scioperi, riunioni, polemiche e proteste, ma ora finalmente all'aeroporto Marco Polo sembra atterrata la pace. L'hanno firmata l'altra sera, dopo l'ennesina giornata passata a discutere animatamente attorno ad un tavolo, Save, sindacati, handlers ed Enac.
Il nocciolo della questione era legata agli handlers (cioè le società che garantiscono i servizi a terra per i passeggeri e le compagnie), in particolare a Sav, una delle tre imprese (le altre sono Aviapartner e Gh) che opera nello scalo veneziano. A metà ottobre la Sav, che gestisce circa il 60 per cento dei voli giornalieri - in seguito alla scadenza del contratto con Lufthansa, decisa ad affidarsi per il servizio handler ad Aviapartner - aveva deciso di mettere in mobilità 140 dei suoi 306 dipendenti: una decisione pesante, motivata col fatto che la perdita di uno dei suoi più grossi clienti (con la Lufthansa se ne sarebbero andati anche Swissair ed Air Dolomiti) avrebbe fatto drasticamente calare il volume di affari, rendendo così necessari gli esuberi. Esuberi che comunque, stando a quanto stabilito dalla legge, sarebbero stati assorbiti dalla società subentrante nell'appalto, cioè Aviapartner: ed è proprio sulle precise garanzie per il salvataggio dei livelli occupazionali che si era creato il lungo braccio di ferro tra sindacati, aziende e Save, costellato da una serie di scioperi e manifestazioni che nell'ultimo periodo aveva creato non pochi disagi per i passeggeri.
Alla fine, complice forse l'avvicinarsi del Natale, ha prevalso il buon senso e davanti ad Enrico Marchi, presidente Save, che ha partecipato in prima persona alla trattativa finale, è stato firmato l'accordo, sottoscritto da Sav, Aviapartner, Enac e per i sindacati da Umberto Tronchin (Cgil), Franco Pavan (Cisl), Giuseppe Reina (Uil), Enea Passino (Ugl) e Giampietro Antonini (Cub).
In sostanza Aviapartner riassorbirà 92 lavoratori della Sav (dando piena attuazione al passaggio del personale in esubero da un handler ad un altro), che manterranno tra l'altro le medesime condizioni retributive e le anzianità maturate. Non ci saranno licenziamenti, perchè gli altri 48 lavoratori (dei 140 inizialmente messi in mobilità) resteranno alle dipendenze della Sav, che ha annullato la procedura di mobilità. Tra oggi e domani verranno formalizzate le liste del personale trasferito.Inoltre si è stabilito il rientro dei parametri economici e patrimoniali degli handlers nella certificazione dei requisiti in atto (non oltre i 90 giorni) e di monitorare bimestralmente il rispetto, da parte di tutti i soggetti, dei parametri della carta dei servizi (modelli organizzativi, mezzi, logistica, spogliatoi, personale sottobordo, parcheggi auto per i dipendenti, diritto al pasto).
Soddisfatti per la firma i sindacati, che parlano di "intesa storica": «Finalmente tutti hanno capito l'importanza indispensabile di dover affrontare in modo solidale i processi aeroportuali - dice Umbertro Tronchin (Filt-Cgil) - così come le regole dettate dalle disposizioni di legge e dalle direttive di Enac. Auspichiamo si sia definitivamente chiuso un ciclo e se ne apra un altro che dalle premesse determinerà nuovi orizzonti».
«Ora si può andare avanti - commenta Franco Pavan (Fit-Cisl) - bisogna uscire definitivamente dalla situazione contraddittoria che vede l'aeroporto come una struttura che, per crescita produttiva, è il secondo in Europa ma che al suo interno ha ancora diversi problemi da risolvere. Ho apprezzato il ruolo svolto dal presidente Marchi nella trattativa, che ha assunto importanti impegni per lo sviluppo infrastrutturale dello scalo e nel riconoscimento della produttività dei lavoratori, attraverso una ridistribuzione della ricchezza prodotta dall'aeroporto».
Marco Bampa