Actv. Giampietro Antonini, Rdb Cub attacca la scelta delle telecamere sui bus:

15 novembre 2007 - Il Venezia di Andrea Ciccarelli

 

«Così si buttano via i soldi» Il grande occhio sale sull'autobus. i sindacati: non servono a niente Nessuna sicurezza in più per gli autisti: «Servono solo a registrare non a prevenire»

 

Mestre - Il grande fratello arriva nell'Actv, ma i sindacati non sono proprio entusiasti. Anzi, la Rdb Cub boccia l'intervento, bollandolo come "Uno spreco di denaro". A far alzare la voce a Giampiero Antonini le modalità sia tecniche sia operative attraverso le quali si è arrivati alla firma del documento. Entro l'estate, infatti, saranno installate e operative 130 telecamere che terranno sotto controllo gli autobus, alcune fermate in terraferma e alcuni imbarcaderi.

A firmare l'accordo Comune, Regione e Actv. "E noi di questo non sapevamo nulla, non siamo stati minimamente avvisati. Queste telecamere non serviranno a nulla se non a riprendere le immagini e registrarle. Quindi nessuna prevenzione attiva o possibilità di intervento immediato. E invece, viste le difficoltà e le pericolosità di alcune tratte terresti servivano queste - incalza Antonini -. Per la sicurezza servono telecamere che siano sempre attivate e una sala dove si veda in diretta ciò che succede. Il tutto collegato ad un Gps per sapere dove si trova l'autobus e così far intervenire le forze dell'ordine". Invece secondo Antonini con questo sistema "Si potrà vedere cosa è successo, ma non intervenire quando ci sono passeggeri o l'autista che magari vengono aggrediti". E incalza: "Tra le altre cose che avevamo chiesto ci sono le postazioni di guida più protette, sicure. Come sono fatte oggi è un'attimo per chiunque allungare la mano e toccare leve dei freni, le chiavi sul cruscotto, insomma arrivare ai comandi". Intanto ci sono i numeri. In tutto verranno spesi circa 795mila euro, per metà finanziati dalla Regione. 95 telecamere saranno installate su bus urbani ed extraurbani che saranno usati nelle tratte più a rischio, come quelle sul Terraglio o lungo la Riviera del Brenta. Le fermate sotto controllo in città, invece, saranno quelle più critiche come via Righi, lungo il Terraglio e quella davanti la stazione ferroviaria, ma non solo. Ad essere video sorvegliati saranno anche i principali approdi di Venezia centro storico, il Lido e le isole. L'obiettivo è ridurre gli atti vandalici e mettere in sicurezza lavoratori e pendolari. Ma intanto già fioccano le polemiche.