AEROPORTO BOLOGNA. RDB A SAB E SINDACO: BASTA SCARICABARILE

 

 

MARINELLI: PRESTO NUOVE INIZIATIVE DI LOTTA, E SERVONO ASSUNZIONI

 

 

 

 

(DIRE) Bologna, 15 gen. - I vertici dell'aeroporto Marconi smettano di "cadere dalle nuvole" e, insieme ai "soci pubblici del'aeroporto che continuano a far finta di niente nonostante la situazione", si assumano le proprie responsabilita' nei confronti dei lavoratori dei servizi di terra dello scalo bolognese. A richiamare all'ordine i "vertici delle societa' aeroportuali", ma allo stesso tempo "i soci pubblici dello scalo bolognese a partire dalla Giunta Cofferati" sono le Rappresentanze sindacali di base (Rdb) che, in una nota, denunciano il peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti, sui quali ciascuno dei ripetuti cambi di gestione tra una coop e l'altra degli ultimi anni "ha lasciato il segno in termini di diritti e di dignita'". Luigi Marinelli (Rdb) interviene alla luce dell'inchiesta della Procura di Bologna sugli appalti che "sta svelando sempre di piu' un intreccio di interessi che ha un comune denominatore: a rimetterci sono stati e sono i lavoratori in appalto". Proprio per questo le Rdb, annunciando per i prossimi giorni "iniziative di lotta e di mobilitazione per imporre lo sblocco della situazione", invitano i vertici Sab e i "soci pubblici a partire dalla Giunta Cofferati", ad affrontare una volta per tutte i problemi degli addetti dei servizi di terra. Ai vertici di Sab e delle due societa' di handling, Bas e Marconi handling, la richiesta delle Rdb e' di dare ai lavoratori cio' che gli spetta, sbloccando "i fondi per pagare gli stipendi ancora dovuti". Le societa' del Marconi, scrive Marinelli, "continuano a trattenersi le ultime 'rate' dovute alla Doro group invece di provvedere a risarcire i lavoratori degli ultimi stipendi e Tfr". Senza contare le "decine di lavoratori rimasti ancora disoccupati dopo la fuoriuscita della Doro group". Il Comune di Bologna, invece, secondo Marinelli, "deve fare la sua parte intervenendo nella vicenda a tutela dei diritti dei lavoratori". I cui problemi sono molteplici: infatti, prosegue la nota dei sindacati, "il lavoro nei servizi di terra continua a essere sottodimensionato, i turni sono pesantissimi, si saltano i riposi e fanno centinaia di ore di straordinario". Ecco perche', ed e' questa l'ultima richiesta ai vertici delle coeita' che gestiscono lo scalo bolognese, "il personale in servizio deve essere incrementato assumendo i lavoratori rimasti fuori dal cambio di appalto, grazie agli accordi vergogna firmati da Cgil e Cisl".