Air Italy, lavoratrici e lavoratori riaccendono i riflettori: dichiarare l’intero trasporto aereo “area di crisi” e fermare tutti i licenziamenti
In occasione della prima convocazione del tavolo sul trasporto aereo da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, un nutrito gruppo di lavoratori e lavoratrici Air Italy provenienti da molte parti d'Italia, insieme a quelli di altre compagnie in crisi come Norwegian, hanno dato vita a una vivace manifestazione a Roma che ha portato anche un piccolo corteo verso porta Pia.
Dopo il riavvio della terza procedura di licenziamento collettivo, oggi questi lavoratori, che hanno la sola colpa di essere vittime di una delle più colossali bufale industriali con la vendita a Qatar Airways, hanno battuto un colpo e dimostrato che non sono affatto disposti a farsi licenziare in silenzio.
Per quanto riguarda il tavolo, USB ha chiesto che nella fase emergenziale di uscita dal Covid-19 con i cocci di ripetuti fallimenti industriali, l'intero trasporto aereo sia gestito dichiarando tutto il settore area di crisi, per permettere la rinascita di reali progetti industriali con i necessari ammortizzatori sociali.
Dobbiamo evitare che si gestisca la crisi come fatto in occasione della nascita di ITA, o dell'assegnazione della continuità territoriale in Sardegna.
Vogliamo lavoro, diritti, contratto nazionali. Non vogliamo più un settore Far Wwest dove il più furbo vince ai danni dell'intero Paese.
Il Mims ha aggiornato il tavolo entro i prossimi 15 giorni e ci auguriamo che alla disponibilità verbale si accompagnino i fatti.
Unione Sindacale di Base – Trasporto Aereo
20-10-2021