AirItaly, incontro (differito) alla Regione Sardegna: risposte poche, perplessità tante
Le scriventi organizzazioni hanno partecipato all’incontro in remoto di oggi partendo da una posizione di disappunto e terminando forse con più perplessità che risposte. L’incontro è infatti risultato gravato da una serie di condizioni che l’hanno reso urticante, e sempre meno utile alla vertenza in corso. In buona sostanza ci sono stati due incontri separati aventi lo stesso tema, uno alle 12:00, e uno alle 18:00, grazie alla richiesta in tal senso dei confederali, legati a liturgie vetuste e caratterizzati da interessi evidentemente diversi dai nostri.
È palese a chiunque che non può essere questo il metodo di lavoro. La stessa Regione ci chiese, nell’ultimo incontro in presenza, come mai non fossero presenti le sigle confederali. La nostra risposta fu che siamo sempre e comunque disponibili a lavorare con chi abbia come primo interesse il bene dei lavoratori. Lo eravamo allora, lo saremmo stati oggi, lo saremo domani.
Ma se non è per prima la Regione stessa a sottrarsi a certe logiche, imponendosi affinché si possa lavorare tutti assieme con l’obiettivo di mettere in sicurezza il lavoro e il trasporto aereo in Sardegna, stiamo perdendo tutti tempo ed energie necessarie altrove. La prima preoccupazione di chi ha un mandato amministrativo pubblico deve essere quella di risolvere i problemi legati al proprio ruolo, e per fare questo deve confrontarsi con tutte le compagini, ancor più con quelle maggiormente rappresentative dei lavoratori interessati. Troviamo inaccettabile, ancorché secondario, che chi poi dovrà relazionarsi con le centinaia di iscritti venga convocato con tali modalità creando, tra l’altro, un macroscopico corto circuito mediatico che non aiuta nessuno.
Detto questo, l’incontro ha portato in concreto i seguenti frutti:
premesso che la Regione identifica la vertenza AirItaly come una vertenza nazionale e non solo regionale, il presidente Solinas si è preso l’impegno di interpellare già da domani i liquidatori e il Ministro dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di promuovere il prolungamento degli ammortizzatori sociali e l’istituzione di un tavolo dedicato; con la prospettiva di esplorare la fattibilità concreta di una compagnia regional -già studiata sin dal 2019- posto che nelle sue impressioni la via più semplice e veloce sia creare un nuovo COA piuttosto che acquisire quello AirItaly; rendendosi disponibile ad affiancare i lavoratori nel perorare la propria causa nelle opportune sedi istituzionali.
Il nostro orientamento, che ovviamente abbiamo significato, è che essendo una vertenza nazionale il primo obiettivo dev’essere quello di muoverci in quell’ambito, con una eventuale regional costola della nascitura compagnia di bandiera.
Siamo inoltre perplessi sul breve orizzonte temporale degli ammortizzatori sociali che ci si sta dando: arrivare al 31 dicembre, pur essendo un primo necessario passo, ben difficilmente ci porterà dentro una realtà definita, né tanto meno il mercato del trasporto aereo avrà ripreso la forza che ci si aspetta più avanti nel tempo.
AP - Cobas - USB - Anpav
5 maggio 2021