Argomento:

Al via la campagna:"Test preventivi? Prima per voi"

Al via i test antidroga per tutti i lavoratori “sensibili”: personale navigante e trasportatori, autoferrotranviari e tassisti, piloti, controllori di volo e macchinisti. Un’intesa tra i Governatori delle regioni ed il ministro Livia Turco prevede controlli costanti su questi lavoratori. L’accordo dovrà ricevere il via libera della Conferenza Stato-Regioni in una delle prossime riunioni. Successivamente, entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’accordo, dovranno essere emanate le procedure per la verifica del consumo di droga. La bozza d’intesa prevede che almeno una volta all’anno il datore di lavoro richieda l’intervento del medico competente. E’ una presa per il culo, inutile e pericolosa. Per questo, indignati abbiamo pensato di lanciare la campagna “Prima i conducenti del nostro paese: i politici”.
Fra tutte le scemate della politica questa dei test antidroga per i conducenti dei taxi, degli aerei e dei mezzi pubblici rasenta l’incredibile.
Non siamo scemi, è ovvio, che in caso d’incidente è necessario accertare le responsabilità di chi l’ha causato e se si dovesse dimostrare che il conducente di uno dei mezzi in questione ha assunto sostanze stupefacenti o alcol, mentre era alla guida, questa si, che sarebbe una colpa ed un reato. Ma i test preventivi assumono la valenza di ulteriori controlli che violano la privacy dell’individuo in quanto ciò che fa una persona nella sua vita privata sono fatti suoi. Ma quanti sono gli incidenti che, a memoria d’uomo, hanno coinvolto un taxista, un autista dei mezzi pubblici drogato? Quanti treni sono deragliati per una canna? Quanti invece per inadempienze delle aziende sulle norme di sicurezza? Quanti aerei sono precipitati per l’ubriachezza molesta delle hostess o per l’assunzione di sostanze psicoattive da parte dei piloti?
Questa si chiama presa per il culo. Si stanno insinuando nelle nostre vite, non contenti di aver introdotto, con la firma compiacente di qualcuno, la reperibilità in determinate fasce della giornata anche quando un lavoratore subisce un infortunio, puntano a controllarci ovunque e a controllare la nostra intera vita e ci testano, non per vedere se siamo usurati dalla guida e dai carichi di lavoro, ma come cavie da sperimentazione, la loro unica preoccupazione … non devono essere le aziende a pagare questo controllo.
Il test antidroga ai lavoratori, di qualsiasi comparto si tratti, è, ad esser buoni, una tremenda cretinata. Inutile, costosa e dannosa. Di questo passo arriveranno a dire che per diminuire le morti sul lavoro non sono necessari maggiori controlli del rispetto delle norme vigenti riguardanti la sicurezza e la manutenzione nei luoghi di produzione e dei mezzi bensì che è necessario introdurre dei test atti a misurare l’attività sessuale, l’utilizzo non solo di sostanze stupefacenti ma l’abuso di cibi e altro, l’impiego del nostro tempo libero.
Eh beh! Se un lavoratore il giorno prima di svolgere un incarico delicato – quale non lo è? – va a dormire alle tre di notte assume un chiaro atteggiamento irresponsabile che mette a repentaglio, non solo la vita altrui, ma anche la qualità del proprio lavoro. Quindi pena di morte! A lui e ai suoi familiari che non gli hanno impedito una condotta tanto pericolosa. Così si estirpa il problema alla radice. Intanto, alla faccia della sicurezza, i lavoratori delle ferrovie e dei mezzi pubblici che hanno denunciato le inadempienze nella manutenzione, nel controllo dello stato di salute dei macchinari, in alcuni programmi televisivi sono stati licenziati … proprio così …licenziati!!
C’è solo una categoria di conducenti, sarebbe meglio dire conduttori  - o come direbbero di se stessi: Condottieri – che dovrebbe essere controllata sempre: i politici nostrani.
Ebbene che non si dica che siamo sempre e solo capaci di criticare e basta, ecco la nostra proposta: test antidroga con cadenza settimanale per i parlamentari e senatori! E smettano di rompere i coglioni – scusate il francesismo ma c’è l’ha ispirato il Berlusca – e di introdursi nella vita privata di ciascuno. Non siamo poi noi i loro datori di lavoro? Le manie di controllo non sono mai per la nostra sicurezza ma per la sicurezza della loro cadrega, dei loro interessi, per metterci sempre più in un angolo farci sentire perennemente colpevoli di voler difendere la nostra dignità, i nostri diritti, il nostro futuro.

ADERISCI ALLA CAMPAGNA
“PRIMA I CONDUCENTI DEL
BEL PAESE: I POLITICI “

SE I NOSTRI POLITICI HANNO LA MANIA DEI TEST CHE INCOMINCINO PRIMA DA LORO !!!