ALITALIA CAI: Ancora una volta "il miglior materiale umano al minor costo"…

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Forte argomento di discussione tra la categoria, in questi giorni, è la lettera di risposta che il nostro AD ha recapitato ad alcuni colleghi che si sono rivolti a lui con una missiva dal titolo “L'esperienza come valore” con contenuti incentrati sulle capacità dell'A/V anziano.


Torneremo più avanti ad esprimere un'opinione sulla effettiva validità metodologica di una lettera che parla direttamente con la massima espressione manageriale della nostra azienda, per il momento ci soffermiamo su alcuni concetti espressi dal Dott.Ragnetti.


Innanzitutto ci complimentiamo con il nostro AD che, dopo neanche pochi mesi a capo della nostra Compagnia, sa esattamente quali siano i parametri giusti per valutare un Assistente di Volo...infatti non c'è un solo accenno sul nostro fondamentale ruolo nella safety e security svolto a bordo, mentre si fa riferimento unicamente all'accoglienza a bordo del cliente. Non c'è che dire, una perfetta cultura aeronautica...


Il punto centrale di questa lettera, però, ci sembra che sia il concetto di meritocrazia, che è così centrale nella testa dei nostri manager, che non può essere mai messa in discussione da nulla, meno che mai dal tanto vilipeso e desueto, diciamocelo, concetto di anzianità aziendale.


Peccato che, a nostro avviso, la meritocrazia ha valore, ovverosia é riconosciuta come tale, solo quando essa viene applicata con criteri CHIARI e soprattutto TRASPARENTI, concetti che, per quanto riguarda gli Assistenti di Volo, sono totalmente disapplicati in tutti gli ambiti categoriali: sia per quanto riguarda gli Assestment per diventare AVR, sia per i job posting interni, sia (e lo citiamo unicamente per correttezza di informazione) per l'assegnazione dell'IPI.


Passando a concetti più generali, le cose non vanno molto meglio, anzi... Il nostro AD sembra essersi dimenticato che tutta la classe manageriale che ha condotto la vecchia Alitalia al fallimento è transitata, tranne pochissime eccezioni, in Cai, con stessi ruoli e stesse responsabilità...alla faccia della meritocrazia!!!


Non vogliamo, e ovviamente non possiamo, tralasciare le relazioni sindacali, che sono improntate sulla stessa falsariga: si convoca e si discute solo con le sigle che fanno comodo, non c'è democrazia rappresentativa e si disconosce lo stesso dettato contrattuale per quanto riguarda le RSU. Se questa pantomima che voi (azienda e sindacati cosiddetti firmatari) continuate a chiamare relazioni industriali, che segue le stesse identiche logiche di contiguità mutuate dalla vecchia Alitalia Lai non cambierà, di conseguenza non potranno cambiare mai, neanche i pessimi risultati per azienda e lavoratori!!


Un'ultima riflessione dedicata ai colleghi di Professione A/V.


Noi riteniamo che tutti gli esperimenti di rapporto diretto con la dirigenza, pur legittimi, abbiano rappresentato un fallimento, in linea con il deserto di relazioni industriali e con l’idea del sindacato sostituito dal rapporto con people care, dove l’azienda é nello stesso tempo la diretta controparte del singolo lavoratore. Questo è il modello ottimale per la polverizzazione degli interessi collettivi Ogni rivendicazione, anche questa, al contrario è materia sindacale che non si può stralciare dal contesto di contrattazione: è l’unico modo per non scendere nei particolarismi ma cercare le tutele generali.


Ci sembra inoltre che lo spirito con cui la lettera a Ragnetti è stata scritta sia incentrato su una condivisione di fondo dei valori aziendali. Ciò non ci stupisce, altrimenti questa categoria avrebbe trovato la volontà di uscire allo scoperto quattroanni fa, quando la Cai metteva sulla strada migliaia di famiglie, tra cui molti Assistenti di Volo anziani, adesso in mobilità, con scarsissime possibilità di rientrare, grazie anche all'indifferenza di una categoria inerte. Nulla di ciò è stato fatto e ci domandiamo cosa vi abbia fatto pensare che l'azienda di adesso sia cambiata rispetto a quella che dichiarava di voler assumere nella nuova compagnia “il miglior materiale umano al minor costo”.

Una categoria che dimentica che la solidarietà è il valore fondante di una società civile difficilmente riuscirà a difendersi dal disegno in atto che vede i diritti e tutele sociali, buttati al macero. Soprattutto quando, ha il futuro ipotecato in Cityliner ed esempi di gestione del personale come Air Italy o Blue Panorama.

Noi pensiamo che la mentalità non vada cambiata rinnegando anni di lotte su un diritto fondamentale come il rispetto dell’anzianità. Ma sulla capacità di rimettere in moto un impegno collettivo capace di esprimere quella fierezza che da sempre ha caratterizzato la nostra categoria.

Il cambiamento verrà da chi sta affondando, da chi cerca di riprendersi quello che gli è stato tolto, da quelli che sono rimasti a galla. La responsabilità é di tutti quanti. 

 

Struttura AA/VV Alitalia Cai

USB lavoro Privato


Fiumicino, 12 dicembre