ALITALIA CAI - SOE o PART TIME? Pensavo fosse vera solidarietà invece…era un calesse!
La Solidarietà è scaduta da qualche tempo ormai, e gli AA/VV senza poter decidere se rientrare full time, hanno visto prolungare fino ad oggi l’applicazione di questo istituto di legge. In questi giorni però abbiamo avuto una novità: l'azienda, a fronte delle richieste di modifica dei periodi, sta tramutando questo tipo di astensione in part-time. In certi casi questo significa modificare profondamente le condizioni ed i trattamenti di quanti abbiano aderito alla SOE.
Dobbiamo ripercorrere la vicenda. Nel 2009 in un accordo sindacale si utilizza a questo strumento (che è un ammortizzatore sociale a tutti gli effetti) e si promettono 100 assunzioni dalla cigs a fronte di 550 istanze. Dopo le prime adesioni si aggiunge un ulteriore non modesto numero di richieste: altre 300 circa. La disponibilità della categoria era tesa a beneficiare i colleghi in CIGS, s’intendeva cioè concorrere alla possibilità di fare altre assunzioni. Perché di questo si trattava appunto: di solidarietà verso i colleghi lasciati senza lavoro all’indomani della vertenza per il fallimento di Alitalia.
Oltre a non fare tutte le assunzioni dovute, l’azienda a quanto risulta, senza dare spiegazioni, non ha compiuto le corrette comunicazioni all’inps per il riconoscimento dei contributi figurativi. Oggi non è ancora stata sanata questa situazione e non è automatica l’ammissione dei periodi di solidarietà e naturalmente questo può portare alla modifica delle anzianità maturate.
Il mancato riconoscimento di contributi figurativi e anzianità che applica l'azienda a chi è in SOE, snatura ulteriormente questo istituto, legge 863/84 "Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione", cambiandone le caratteristiche e rendendolo più oneroso. Per questa ragione sono state promosse da USB le cause “pilota”.
Arriviamo infine al recente capolavoro: con l'accordo del 25 gennaio 2012, quello che rivende 25 assunzioni dalla Cigs, (che poi fanno parte dei 120 ancora non assunti dell'accordo 4 marzo 2011) si chiarisce che non si accetteranno le richieste di rientro ful time dalla solidarietà ma soltanto le richieste di modifica. A solidarietà ormai scaduta, s’impedisce a chi credeva di aver aderito ad una riduzione collettiva dell'orario di lavoro (non ad un contratto di part time) di durata temporanea di 2 anni, di rientrare al normale tempo pieno.
Invitiamo tutti i colleghi ancora in regime di Solidarietà Espansiva che non intendono accettare il Part-Time, ma al contrario intendono rientrare a lavorare a tempo pieno, a inviare all'azienda una raccomandata per manifestare fin da adesso questa volontà.
Questo suggerimento è finalizzato a rafforzare il proprio diritto qualora l'azienda opponga, anche in futuro, un rifiuto alla domanda di rientro. La richiesta di rientro full-time va quindi inviata ufficialmente all'azienda tramite A.R. Riteniamo che ciò sarebbe anche utile per le cause odierne e future finalizzate al riconoscimento di contributi figurativi e anzianità. Per ogni altra informazione vi preghiamo di prendere contatto con il nostro ufficio legale presso la sede di Fiumicino o contattare i nostri delegati.
La storia della Solidarietà Espansiva è solo un episodio tra i tanti in cui l'azienda si è distinta per mancanza di trasparenza e rispetto delle intese. I sindacati ai tavoli nulla hanno avuto da dire.
Sia la Soe che il Part Time sono strumenti utili a favorire l’occupazione e li vogliamo sostenere ma non possiamo accettare forzature che stravolgono le regole ed i diritti. Molti colleghi sono sicuramente interessati al part time, non per questo si possono costringere le persone a passaggi obbligati e coatti senza il rispetto degli impegni presi, senza alcuna contropartita favorevole per i lavoratori.
Abbiamo purtroppo verificato che la disponibilità mostrata dagli AA/VV fin dalla prima ora, si sta sfruttando soltanto per sistemare le faccende più spinose cui l’azienda deve far fronte e cioè le 300 stabilizzazioni obbligate frutto dei contenziosi, se ne parla in ogni “angolo” d’aereo e sono la principale preoccupazione di qualche sigla a caccia di deleghe.
Tutto bene? NO!
Non si sta facendo abbastanza per chi è ancora nel purgatorio della cassa integrazione ed è destinato alla mobilità, lo ricordiamo a tutti.
Vogliamo che la normativa part time sia usata per il completo assorbimento dell’intero bacino dei cassaintegrati, nessuno escluso, per questo siamo pronti ad un impegno anche più ampio di quanto non sia lasciato alla scelta dei singoli colleghi. Affermiamo nuovamente la nostra disponibilità a lavorare ad una proposta per la ripartizione dell’attività tra personale in forza e personale in Cigs /Mobilità.
La solidarietà è la condivisione di un pezzetto di paradiso spartito tra persone tra loro vincolate nel rispetto e nella dignità ma a fare questi patti non si sono seduti gli angeli.
Struttura AA/VV Alitalia Cai
USB Lavoro Privato
Fiumicino, 9 maggio 2012