Alitalia: Coerenza e linearità: Usb conferma lo sciopero 4 ore dalle 10.00 alle 14.00 del 25 maggio

Dopo le recenti riunioni con l’azienda, per USB non ci sono ancora le condizioni per sospendere lo sciopero indetto il 25 maggio.

Nazionale -

USB conferma 4 ore , dalle 10.00 alle 14.00 per tutti i voli in partenza dal territorio nazionale con eccezione dei voli operati da/per Genova e da/per gli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi dovuti alla richiesta della commissione di garanzia per rarefazione oggettiva.


L’ultima riunione di venerdì u.s. convocata per Cityliner, non è servita ancora a entrare nel merito dei problemi di un’azienda e dei lavoratori in attesa dell’armonizzazione economica come previsto dal contratto e neppure si è affrontato nel concreto lo sbocco per le carriere come si promette da tempo.

 

Cityliner rappresenterà l’unico canale d’ingresso per le assunzioni, dunque si pone immediatamente il tema, dei criteri di recupero dai bacini di mobilità. Non c’è una regola definita, a fronte di tanti licenziati provenienti da aziende diverse, tutti con pari bisogni e dignità, e l’azienda procede da parte sua a interpretare regole e a decidere in modo unilaterale.


Le sigle sindacali che firmano gli accordi sperano di avere il vantaggio, nella migliore delle ipotesi, di spendere qualche buona parola per i propri iscritti, a costo di ripetere danni, fare altre ingiustizie ed eliminare ogni validità oggettiva nella disperata corsa al posto di lavoro di ogni persona. I pochi posti disponibili non sono per tutti, non ci sono criteri generali e condivisi e vige il sistema di cercare la migliore raccomandazione. Questo è l’unico dato certo ed è un dato che fa spavento a chi vorrebbe il diritto di essere impiegato perché ha bisogno di lavorare.


Allora vale la pena rimettere in fila i punti del nostro disaccordo:


  • Il Wet Lease, dal punto di vista delle prospettive per il lavoro, NON E’ il massimo lo sapete già, ma lo ripetiamo per l’ennesima volta. Se Wet Lease deve essere, bisogna che sia limitato da un milione di paletti e in un modo o in un altro, il lavoro scartato da un’azienda italiana deve essere riservato prioritariamente a ditte italiane, lavoratori, equipaggi, assistenti di volo e piloti italiani. Possiamo garantire che NON CI MANCANO, statene certi. Non si autorizza incautamente la cessione in Wet Lease di 14 a/m come nulla fosse perché questo è un atto autolesionista. C’è bisogno di ulteriori garanzie e le noi le attendiamo. Poi si vedrà.

  • Il PART TIME è uno strumento fondamentale per ampliare il numero delle assunzioni ed è uno strumento di gestione essenziale sia per SAI che per Cityliner. In SAI lavorano persone con tanta anzianità di servizio, è un’urgenza cercare di convincere gli azionisti che il Paart Time è un’opportunità e non un costo secco. Inoltre, se l’entry gate sarà Cityliner, bisogna che questo portone sia il più grande possibile. Rispetto a quanto è in discussione e alle aperture fatte dall’azienda come numeri per le assunzioni, si può fare di meglio e di più. Concedere i Part Time vuol dire assumere di più.


  • I criteri di recupero dalla mobilità, dopo tante crisi e tanti licenziamenti da Lai a CAI, sono una questione delicata e vanno trattati nell’ambito di quanto previsto dagli accordi. Si deve tenere conto dei bacini individuati secondo criteri di anzianità molto ben definiti senza che questi siano lasciati all’estro dei nostri dirigenti. Fin ora, infatti, i manager non hanno avuto idee molto brillanti anzi sono state prodotte situazioni da incubo.


  • Le belle parole degli accordi vanno fatte seguire da fatti concreti, quindi ad esempio per le novità dell’’intesa del 6 maggio, a distanza di quasi venti giorni, vorremmo sapere cosa c’è di nuovo rispetto ai punti trattati e illustrati dalle OO/SS come grandi conquiste, dalle sistemazioni Hotac al monitoraggio per i must go di lungo raggio, le commissioni e tutto ciò che di bello c’è nell’accordo.


Invece di affrontare questi problemi, nella riunione di venerdì siamo arrivati al grottesco della rappresentazione dei rapporti di forza tra sigle sindacali. Ci sono stati addirittura tre tavoli differenti. Che cosa dobbiamo dire alla spettabile categoria sennonché tutto è fuori controllo e lontano da normali relazioni industriali? Ma che ci vuole di più per capire che così non se ne uscirà mai?


Perché ci troviamo in questa situazione? Perché la rappresentanza è ancora vincolata a queste sigle sindacali che non sentono più il bisogno del confronto con la base e che hanno dimenticato le minime regole di democrazia interna e di cui i lavoratori potrebbero benissimo fare a meno?


Purtroppo rimane rilevante il numero di deleghe lasciate in mano a chi può fare il bello e cattivo tempo senza nemmeno più interpellare i lavoratori. USB chiede agli assistenti di volo più forza e vi chiede di iscrivervi per l’unica tutela degna di questo nome.


USB non sta facendo inutili crociate ma intende rimanere sui punti,

mantenendo la lucidità di analisi.

Siamo pronti a lottare per migliorare le cose per il lavoratori di tutte le categorie. Per noi non ci sono le contrapposizioni nelle tutele!

Se non ci saranno novità il 25 andremo allo sciopero!


Basta con questa rappresentanza, basta con queste liturgie e con questi balletti!

I lavoratori hanno l’ultima parola, riprendiamoci la voce e la dignità.

I sindacati che non smuovono l’azienda e che non si battono,

non servono ai lavoratori!!! Abbandonateli senza perdere un minuto!!!



RRSSAA AA/VV Gruppo Alitalia Sai

USB Lavoro Privato


Fiumicino, 18 maggio 2015