Alitalia, dopo la grande mobilitazione dei lavoratori il governo verso lo sblocco degli stipendi e l'apertura di un tavolo di confronto. Ora interrompere il negoziato con la UE

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Tantissimi lavoratori alla manifestazione indetta a Roma da USB e dalla Cub, alla quale hanno poi partecipato anche Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per chiedere una soluzione alla vicenda Alitalia che assicuri sviluppo e tutela dei lavoratori. Grande la partecipazione anche alla manifestazione tenuta in contemporanea a Milano Linate.

L'ipotesi sul tavolo di una compagnia di 40/50 aerei rappresenta infatti un suicidio e la fine della speranza di poter vedere di nuovo una compagnia nazionale volare in alto e dare il proprio contributo al rilancio economico del settore e del Paese.

L'incontro ottenuto, dopo momenti di confronto e tensione con la polizia, con il sottosegretario Durigon si è concluso con la conferma da parte del Ministero dell’Economia di un bonifico all'Amministrazione straordinaria della quota ristori necessaria per sbloccare gli stipendi, annuncio sul quale rimaniamo in attesa di una verifica concreta.

Inoltre, è stata condivisa l'apertura di un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni sindacali sul futuro industriale di Alitalia, sul quale però pendono i mortificanti e inaccettabili diktat della UE.

USB ha chiesto al Mef e a tutto il governo di interrompere un negoziato senza vie d'uscita per l'Italia e individuare strade alternative per salvare anche la stagione estiva.

Ancora nessuna soluzione sul futuro, quindi, ma la mobilitazione di oggi è stata importante e deve essere considerata l'inizio di un percorso di lotta che vogliamo alimentare quotidianamente per ottenere dal governo le garanzie e le soluzioni concrete che assicurino il lavoro, il salario e il rilancio di Alitalia.  

Assurda la decisione delle forze dell'ordine di vietare un corteo dei manifestanti appellandosi alla normativa Covid. Sarebbe stato certamente più salutare non costringere centinaia di persone a rimanere ferme in una strada stretta.

Penosa e omissiva la posizione del Mise, che già ieri aveva diramato una nota per chiamarsi fuori dalle evidenti responsabilità che gli competono.

Questa giornata dimostra che se si muovono i lavoratori il governo è costretto a uscire allo scoperto su una situazione vergognosa che coinvolge il futuro di un settore strategico e quello di 11.000 lavoratori.

USB conferma il livello di mobilitazione e informerà di nuove prossime iniziative.

Unione Sindacale di Base – Trasporto Aereo

Roma 30-3-2021