ALITALIA: I troppi Desaparecidos dell'Accordo del 4 marzo
Centinaia di precari e cassintegrati Alitalia svaniti nel nulla
L’accordo del 4 marzo, seppur tardivo, avrebbe dovuto tamponare, almeno in parte, il problema delle centinaia di lavoratori ancora in cassa integrazione e senza nessuna prospettiva di lavoro. Ricordiamo che a questi lavoratori, oltre ad aver perso il posto di lavoro, si sono visti sfumare anzianità, diritti e speranze grazie all'accordo di febbraio 2009 che ha lasciato totale discrezionalità alla CAI per le nuove assunzioni.
Oggi, sembra che il destino di queste persone sia di ripiombare nel limbo di un attesa senza fine. Ancora una volta Desaparecidos!
E’ notizia di questi giorni che la CAI, per far fronte all’incremento dell’operativo estivo, abbia deciso di assumere centinaia lavoratori a tempo determinato, sembra più di 20 tra nuovi corsi base (persone che non hanno mai volato) e corsi di conversione di AA/VV provenienti da altre compagnie, in barba ai cassa integrati Alitalia, che pesano sulle tasche dei contribuenti e ai precari ex Alitalia con 10 anni di lavoro.
Tutto questo sta avvenendo alla luce del sole , in un silenzio assordante. Tace l’Azienda che inizialmente aveva giustificato lo slittamento delle 160 chiamate (Full Time Equivalent) dalla cassa integrazione al dramma del Giappone ed alla crisi del Nord Africa; tacciono anche quegli stessi sindacati che avendo firmato l’accordo se ne dovrebbero fare garanti; tacciono anche le stesse istituzioni firmatarie degli accordi del 2008, prima fra tutti lo stesso Ministero del Lavoro, da noi più volte interpellate che evidentemente non vogliono vedere.
E’ inammissibile che ancora una volta a pagare siano quegli stessi uomini e donne che da tanto, troppo tempo, aspettano il posto di lavoro! Eppure, i numeri dimostrano chiaramente che esiste lo spazio, sia per recuperare tutti i Cigs non pensionabili e sia per dare una prospettiva vera di stabilizzazione a quei precari che aspettano il lavoro da più di 10 anni.
Noi riteniamo fondamentale rompere il circolo vizioso del silenzio e stanare i veri desaparecidos di quest'accordo, ovvero Azienda, Sindacati e Istituzioni, richiamandoli alle proprie responsabilità. Serve chiarezza, serve trasparenza e serve tutta quella informazione necessaria per dare certezza ai lavoratori che si vedono sospesi nel limbo da troppi anni.
Lo reputiamo un atto dovuto verso quelle persone a cui oltre al lavoro in questo modo si toglie soprattutto la dignità! In questa logica chiediamo: - Trasparenza dei tempi di chiamata - Correttezza nelle modalità - una lista di priorità d’ingresso per le assunzioni di : P1, P2,A1, CTD.
Lo faremo in tutte le sedi e con tutti i mezzi a disposizione.
Vogliamo Rispetto e Dignità !
R.S.A. Alitalia Cai
Fiumicino, 18 maggio 2011