Alitalia, USB: venerdì 13 scioperiamo e il 17 saremo al Mise; il governo non racconti favolette
La situazione di confusione e incertezza nel Governo dopo il nulla di fatto su Alitalia, alla scadenza del 21 novembre scorso continua ad allarmare i lavoratori. Non ci sono state smentite rispetto al mandato che sarebbe stato consegnato al nuovo super commissario Giuseppe Leogrande, orientato a una ristrutturazione che prevederebbe un nuovo e ulteriore ridimensionamento della flotta, lo smembramento della Compagnia e gli immancabili esuberi. Una ricetta sbagliata, già costata migliaia di posti di lavoro e miliardi di soldi pubblici, ma che sembra l'unica cosa che i governi di questo Paese riescono a fare, nonostante il mercato sia in piena espansione e a dispetto degli impegni e delle promesse profuse a piene mani da più di un anno.
Tale sensazione è stata rafforzata da come è stato redatto il testo del decreto che autorizza l'erogazione dell'ulteriore prestito di 400 milioni; lo stesso stop al goffo e forzato inserimento in finanziaria per evitarne la discussione è l'ennesimo segnale di una preoccupante confusione politica.
L'unica novità riguarda la convocazione dell'incontro da parte del MISE per il prossimo 17 dicembre; finalmente il primo passo formale di comunicazione con i rappresentanti dei lavoratori dal 18 settembre scorso.
Ci aspettiamo chiarezza e assunzione di responsabilità da parte del ministro Stefano Patuanelli e di tutto il Governo rispetto al rilancio di cui ancora parlano: di certo non potranno pensare di raccontarci la favoletta che Alitalia si salva licenziando i suoi dipendenti o esternalizzando le sue lavorazioni. Lo hanno già fatto tre privati prima di loro con risultati pessimi.
Unione Sindacale di Base - Trasporto Aereo
12 dicembre 2019