Articoli di giornale sulle agressioni agli autisti ACTV
Aggredito un altro autista dell’Actv. Il sindacato sollecita un confronto con prefetto e sindaco Dura protesta e indignazione da parte del Cub Trasporti Venezia per l'aggressione subita l'altro ieri da un autista dell'Actv da parte di un marocchino già denunciato in passato dalla stessa azienda per fatti analoghi.
«Già lo scorso 27 agosto - scrive Giampietro Antonini della Cub Trasporti - avevamo fatto presente al Prefetto e al sindaco di Venezia come le aggressioni agli autisti fossero notevolmente aumentate negli ultimi tempi. Dopo l'aggressione subita il 25 agosto scorso da un autista Actv sulla linea Noale-Mestre stazione da parte di tre malviventi, ora la situazione è ulteriormente degenerata con l'ultimo fatto accaduto due giorni fa sulla linea Mirano-Venezia. Viviamo nella paura e siamo senza difese. Oggi, ancor più di ieri, questo fenomeno non può essere ritenuto fisiologico o statistico perchè oltre ad avere conseguenze fisiche per i lavoratori coinvolti, allo stato attuale comporta delle conseguenze anche economiche per gli stessi e per le note sciagurate vicende relative al trattamento della malattia. Il 27 agosto avevamo sollecitato il Prefetto ad avviare un tavolo di confronto per cercare di inquadrare il fenomeno prevedendo possibili interventi o soluzioni. Ma siamo ancora in attesa di una risposta e intanto le aggressioni continuano».
Cub Trasporti, nella nuova lettera inviata tra l'altro al Prefetto, al sindaco di Venezia e al presidente Actv ricorda come la Giunta regionale abbia deliberato il 19 giugno scorso l'assegnazione di un milione di euro ai Comuni capoluogo per la realizzazione di progetti sperimentali finalizzati all'installazione di sistemi integrati di videosorveglianza destinati alla prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi. Cub Trasporti rinnova infine la richiesta dell'apertura di un tavolo di confronto per prevedere e concordare la tempistica, interventi e soluzioni al problema.
L'ultimo episodio, come detto, risale all'altro ieri. A Spinea sale un marocchino e l'autista gli chiede il biglietto. Non ce l'ha e non ha alcuna voglia di farlo.
A quel punto l'autista lo invita a scendere. L'extracomunitario per tutta risposta si sporge nel posto di guida e molla un cazzotto. Poi scappa.
I sindacati da tempo chiedono interventi da parte dell'Actv. E cioè squadre di controllori sulle linee più a rischio - Miranese e Terraglio.
Del resto, al momento della firma dell'accordo con il quale i sindacati accettavano il cosiddetto controllo a vista dei biglietti, era previsto proprio questo e cioè di aiutare gli autisti mettendo in campo squadre di controllori. Ma questo non è avvenuto e il disagio sta crescendo.
Stefano Babato
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25 settembre 2007 - Corriere del Veneto
Un altro autista preso a pugni da un passeggero durante il controllo dei biglietti. «Servono interventi immediati»
Actv, Sos al prefetto: basta aggressioni
Ieri si è rischiato il blocco del traffico. I sindacati: pronti a scioperare
di Giuliano Gargano
MESTRE - Domenica 23 settembre, linea Mirano-Mestre: un autista dell'Actv viene preso a pugni sul volto da un passeggero marocchino, al quale aveva chiesto per due volte di mostrare il biglietto. Il risultato? Labbro rotto, alcuni punti di sutura e tanta paura. Sabato 25 agosto, linea Noale-Mestre: tre malintenzionati aggrediscono un altro autista, rompendogli gli occhiali e costringendolo a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Sabato 4 agosto, motonave della linea 6 da Punta Sabbioni: un marinaio viene aggredito durante l'ultima corsa della notte, e resta a casa un mese per le ferite riportate. Sono solo tre tra gli ultimi episodi accaduti a bordo delle corriere e dei vaporetti dell'Actv: un vero bollettino di guerra, se si aggiungono le decine di aggressioni verbali e le minacce rivolte ai dipendenti dell'azienda di trasporti veneziana.
Ieri la tensione si è alzata: i sindacati sono stati sul punto di bloccare il traffico per protesta poi hanno deciso di scrivere una lettera urgente al prefetto per chiedere che sia aperto subito un tavolo di confronto sulla sicurezza, altrimenti sarà sciopero. «C'è un clima insopportabile, se l'Azienda non risolverà il problema sicurezza, bloccheremo il servizio»: le organizzazioni sindacali sono compatte nel chiedere un gesto da parte dell'Actv.
«Ci sono episodi quotidiani di insofferenza nei confronti dei dipendenti di Actv - spiega Giampietro Antonini, del Cub Trasporti Venezia - che solo per pura casualità non sfociano in aggressioni, ma che comunque sono al limite». Secondo Antonini, gli episodi hanno avuto una impennata «dopo che l'azienda ci ha affidato l'ulteriore attività di sorveglianza sul regolare possesso del biglietto o abbonamento. Evidentemente c'è una insofferenza su questa pratica». Colpa delle disinformazione secondo Rdb: «Alla stragrande maggioranza degli utenti queste richieste di esibire il biglietto sembrano un sopruso da parte del personale automobilistico e di navigazione ».
Il problema si fa sentire soprattutto sugli autobus, in particolare quelli delle linee extraurbane (dove i controlli a vista sono obbligatori nei weekend e nella fascia oraria tra le 20 e le 7 del mattino). «La situazione è molto tesa - conferma Riccardo Scaramuzza, rappresentante della Cgil nella Rsu dell'Actv - ma l'azienda non fa niente. Abbiamo fatto diverse denunce e segnalazioni, abbiamo fatto notare che gli autobus sono sempre stracolmi e che questo favorisce il nervosismo e l'esasperazione dei passeggeri. Più di una volta siamo stati costretti a lasciare qualcuno a terra». L'aggressione di domenica è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Eravamo pronti a interrompere il servizio per un'ora, stamattina, per protestare contro questa situazione. Abbiamo scritto una lettera al Prefetto, al Presidente della Regione, a quello della Provincia, al Sindaco e al Presidente di Actv, nella quale - considerata la latitanza dell'azienda nell'applicazione degli accordi per garantire la sicurezza del personale in movimento - chiediamo l'urgente ed immediata apertura di un tavolo di confronto. Se non avremo risposta, siamo pronti allo sciopero». Solidarietà ai lavoratori aggrediti è stata espressa dal presidente dell'Actv Marcello Panettoni, che aggiunge: «Le aggressioni purtroppo accadono con gli autobus affollati o deserti, non è quello il problema principale. La strada maestra è quella di aumentare, come stiamo già facendo, gli strumenti di controllo e sorveglianza a bordo dei nostri mezzi: la soluzione delle telecamere è quella che stiamo adottando».
25 settembre 2007 - La Nuova Venezia
I SINDACATI Chiesto un incontro con il prefetto «Troppe minacce, abbiamo paura»
Venezia - Il sindacato non ci sta. L’aggressione al conducente Actv di domenica ha spinto le sigle sindacali dei trasportatori ha scrivere al prefetto di Venezia Guido Nardone. In sostanza, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ulit-Uil e Ugl chiedono a Nardone un incontro per analizzare la situazione. «Visti i continui atti di vandalismo, minacce, intimidazioni e aggressioni che sempre più frequentemente accadono nei confronti degli autisti del servizio extraurbano di Actv», recita la lettera, «le nostre organizzazioni sindacali richiedono un incontro urgente con tutti gli Enti interessati, al fine di verificare la possibilità di intervenire per garantire un più elevato livello di sicurezza». Detto che la lettera è stata inviata per conoscenza anche al sindaco Massimo Cacciari, al presidente della Provincia Davide Zoggia e a quello di Actv Marcello Panettoni, i rappresentanti sindacali dei trasportatori evidenziano nella stessa che troppi brutti episodi rappresentano un motivo di rischio anche per l’utenza. Per il momento, quindi, prevale la strada del dialogo, del confronto con azienda e autorità, con lo sciopero tenuto come misura estrema. «Quanto successo domenica mattina è molto grave», afferma Valter Novembrini della Filt-Cgil veneziana, «noi vogliamo la sicurezza di tutti, dei colleghi autisti dell’Actv e dei viaggiatori. Le telecamere? Possono rappresentare uno strumento di deterrenza, ma da da sole non bastano».
Più duro Danilo Scattolin dei Cub. «Actv deve dare delle risposte concrete, le statistiche non servono a niente. Speriamo di avere al più presto un’occasione di confronto, se però la situazione non cambia...».(m.t.)