ARTICOLI DI Rassegna STAMPA 13-14 luglio 2008
14 luglio 2008 - La Repubblica
Il Cub Trasporti: l´impianto di climatizzazione non va.
Gli addetti al check-in si fermano. Malori e lamentele
Marconi, lo sciopero dell´aria condizionata
Bologna - Salta l´aria condizionata o quando c´è non è sufficiente, dietro i banconi dei check-in non si respira e allora per protesta, poco prima delle 16, una ventina di dipendenti di Marconi Handling e Bas lasciano per cinque minuti il posto di lavoro ed escono fuori dall´aeroporto Marconi a prendere una "boccata d´aria". I passeggeri si lamentano, ma poi capiscono la situazione e le operazioni d´imbarco nella "Area 2" riprendono senza intoppi.
A segnalare le condizioni di disagio (come quella di ieri) che stanno vivendo gli addetti ai check-in è il sindacato Cub Trasporti, per il quale «l´apparato di climatizzazione dell´aeroporto Marconi non è sufficiente e spesso non funziona. Ieri, per via del caldo, una ragazza che lavora agli imbarchi è svenuta ed è stata portata in ospedale. Il fatto di lasciare il check-in è stata una breve protesta simbolica, ma poi per non compiere un´interruzione di pubblico servizio tutto è rientrato. Così però non si può più lavorare».(ale.co.)
13 luglio 2008 - L'Unione Sarda
Trasporti. La crisi del porto canale: sit-in alla Regione
Cagliari - Cresce la tensione per la grave crisi che ha colpito il porto canale di Cagliari. Traffici fermi e 195 dipendenti (su 199) in cassa integrazione a zero ore. Una situazione imprevedibile anche soltanto un anno fa. Per denunciare la crisi e per sensibilizzare le forze politiche, due sigle sindacali hanno organizzato per domani un sit-in di lavoratori della Cict (la società terminalista del porto container) sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari. L'appuntamento è per le 10. L'iniziativa è della Rbd Cub e della Fast Confsal.
I responsabili regionali, Enrico Rubiu e Augusto Tocco, evidenziano come «gli effetti delle difficoltà del porto canale si riflettono anche su altre società, come la Clp e la Irtec. Manifesteremo la preoccupazione per il futuro di tante famiglie».(n.p.)
13 luglio 2008 - La Nuova Venezia
I sindacati: «Si lavora in un metro quadro, con tutti i disagi di Imob»
Vela in sciopero, è caos agli approdi
Code di ore sotto il sole davanti alle biglietterie chiuse o dimezzate. Crisi. I problemi più grandi alla fermata della stazione dove era aperta solo una postazione su quattro
di GIACOMO COSUA
VENEZIA - Il caldo, l’attesa e una fila interminabile: ecco gli ingredienti che hanno fatto impazzire turisti e veneziani presentatisi ieri alla biglietteria Vela-Actv della stazione ferroviaria di Venezia, dovendo poi attendere anche un’ora per potersi munire di ticket. Il disagio è stato provocato dallo sciopero indetto dall’unica sigla sindacale, Rsu Cub, che conta, secondo l’azienda, non più del 5 per cento di iscritti. Sempre secondo l’Actv, lo sciopero ha trovato una adesione attorno al 20 per cento.
Nelle altre postazioni, in modo particolare quelle con maggiore affluenza, come piazzale Roma, Rialto e San Marco, i problemi sono stati limitati e le file si sono limitate all’ordinario afflusso dei tanti turisti che sono a Venezia. Alla ferrovia invece su 4 postazioni che prevedono l’emissione dei biglietti e le ricariche Imob, una sola era in funzione: è bastato poco per creare una fila interminabile che aumentava a vista d’occhio: per la povera addetta rimasta sola non deve essere stato piacevole, mentre più di qualche veneziano, per risparmiarsi la coda, ha pensato che si potessero sacrificare un po’ di centesimi e fare il biglietto a bordo: il problema è che in alcuni vaporetti, proprio a causa delle biglietterie chiuse, le scorte di bordo fossero esaurite e quindi, vista l’impossibilità di pagare, nella sola Ferrovia, qualcuno è riuscito a evitare il gesto di sfiorar la famosa e più che mai contestata macchina validatrice.
«Non ne posso più di fare questa fila assurda, è un vero e proprio scandalo, ma non potevano amministrare meglio i turni del personale? E’ chiaro che se in stazione c’è una persona sola si crea la coda, sono incompetenti», spiega Maria Vianello, pensionata che risiede a Cannaregio.
«Non mi sembra possibile che in uno stato civile come l’Italia ci siano code di queste dimensioni», spiega un turista appena arrivato dall’Austria, forse ignaro che i disservizi nel Belpaese non sono certo rari.
Secondo Rodino Donato del Cub le motivazioni sono note all’azienda: «Non abbiamo alcuna rivalsa economica, sia chiaro, lo sciopero è fatto per denunciare le condizioni di lavoro degli addetti all’interno delle biglietterie: con l’aggiunta dei nuovi sistemi Imob e il mantenimento delle vecchie macchine dei biglietti, non c’è spazio; si lavora in un metro quadrato, con monitor spesso troppo vicini all’addetto. Vogliamo inoltre ribadire la necessità di regolarizzare i contratti a tempo determinato, una vera e propria priorità, puntando a un sistema meritocratico per chi in questo lavoro ci crede e si dedica con dedizione. Se l’azienda ha scelto il sistema Imob ben venga, anche se abbiamo ancora qualche dubbio per come è stato realizzato, poiché i disagi sono tanti e la gente si lamenta ovviamente alle biglietterie scaricando i problemi dei malfunzionamenti delle validatrici sul personale che non ha nessuna responsabilità in merito».
La situazione a Rialto, che pur aveva un solo sportello aperto sui 3 distribuiti tra l’imbarcadero principale e quello della linea 3 nella tarda mattinata era abbastanza tranquilla, con code limitate. Difficile fare i «portoghesi» in alcuni approdi: il controllo delle addette verificatrici inoltre è servito ancora una volta a spiegare come funziona l’Imob e i biglietti elettronici: c’è chi infatti usava i nuovi tiket nelle vecchie macchinette.
13 luglio 2008 - Il Gazzettino
Venezia. Disagi ieri alle biglietterie...
Venezia - Disagi ieri alle biglietterie di Vela per lo sciopero proclamato dal sindacato Rdb-Cub. A sentire l'azienda, l'adesione allo sciopero è stata bassa («Il 20\% degli iscritti all'Rdb-Cub, che rappresenta il 5\% dei dipendenti di Vela»), ma i disagi per gli utenti, soprattutto turisti, non sono mancati: code di ore davanti agli sportelli ci sono state soprattutto alla stazione ferroviaria dove i passeggeri, una volta scesi dal treno, hanno cercato di munirsi di biglietti per utilizzare i vaporetti. Molte le proteste, soprattutto tra i turisti - alcuni dei quali indignati - e tra chi doveva fare il biglietto. L'azienda, da parte sua, si è scusata con l'utenza per i disagi, «nonostante la messa in campo - ha rilevato una portavoce - di turni di copertura nelle fasce orarie più critiche». Intanto, le segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno inviato una lettera al presidente di Actv Marcello Panettoni per chiedere un «incontro urgentissimo» e facendo capire che non è escluso anche uno sciopero: «In caso di mancata e affermativa risposte, queste organizzazioni sindacali si riterranno libere di intraprendere tutte le azioni e le iniziative di protesta adeguate». Cgil, Cisl e Uil chiedono di parlare di ben 8 argomenti: problematiche relative all'introduzione del sistema Imob e relative ricadute sulla categoria marinai; nuova turnistica linea L/N applicata in maniera unilaterale e fuori normativa; linea 17, sicurezza approdi e lavori sulle N/T; riconoscimento obiettivi relativi all'anno 2007 ai verificatori del comparto Coves; servizio balneare linea 8; esternalizzazione del servizio della linea 5 a società che non applica il contratto nazionale in difformità a quanto stabilito dalla legge regionale; reparto elettricisti e, infine, quote delle aziende partecipate.
13 luglio 2008 - Corriere del Veneto
Sciopero contro Imob, caos alle biglietterie
Protesta a sorpresa di Vela e Actv. In stazione code di un'ora per avere un ticket. Rdb-Cub proclama l'agitazione il giorno prima. Ventiquattr'ore a sportelli ridotti. «Il nuovo sistema è complesso, errori facili e gli ammanchi pesano sui dipendente». Centinaia di persone in fila, le operazioni lente peggiorano la situazione
di Serena S. Lucchesi
VENEZIA — Ore di coda per un biglietto. Lunghi serpentoni davanti alle biglietterie di Piazzale Roma e Stazione. E' stata una giornata di passione ieri per turisti e veneziani alle prese con il trasporto pubblico. Questa volta a scioperare sono stati i dipendenti Vela e Actv in distacco presso le biglietterie e ai call center, aderenti alla sigla autonoma Rdb Cub, esasperati dalle complicazioni portate dall'Imob. Un'adesione bassa, stando ai numeri dell'azienda: appena il 5% del totale dei dipendenti. Più alta secondo il sindacato, vicina addirittura al 50%, almeno dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Il risultato è stato un vero caos che ha messo a dura prova la pazienza dei viaggiatori.
Alla Stazione la situazione più critica: qui era in funzione una sola biglietteria su sei e la coda che si è via via formata correva lungo il convento degli Scalzi, fino a sotto i gradini della Stazione, anche con 120 persone in coda. I meno fortunati hanno atteso ore per arrivare davanti allo sportello. Stessa cosa a Piazzale Roma, dove gli sportelli aperti erano di più, ma dove si sono comunque accumulate decine e decine di persone in fila: dalla biglietteria interna la coda arrivava fin fuori sul marciapiede, mentre ai pontili il serpentone arrivava all'edicola. Anche qui, almeno un'ora media di attesa.
Colpa dei tanti turisti, ma anche la lunghezza dei tempi di emissione dell'Imob ci ha messo del suo ed è infatti questo uno dei motivi che ha portato l'Rdb a proclamare lo sciopero. «La nostra non è una rivendicazione economica, ma sulle condizioni di lavoro», premette Donato Rodino, dell'Rdb Cub, «i dipendenti stanno gestendo due sistemi, quello di bigliettazione tradizionale e l'Imob, in un metroquadro di spazio. Per caricare un biglietto con l'Imob servono 8 operazioni che richiedono tempo e sono complicate. E' facile sbagliarsi. Così spesso, a fine giornata, non tornano i conti e gli ammanchi vengono coperti dai dipendenti. Ci stanno rimettendo di tasca loro. Oltre al fatto che il 20% dei dipendenti ha contratti a tempo e vive continuamente sotto ricatto. Non siamo contro l'Imob, ma - aggiunge Rodino - avevamo chiesto un adeguamento delle biglietterie e avevamo presentato le nostre osservazioni. Nessuno ci ha ascoltato».
Una decisione che non è piaciuta affatto a Actv e a Vela, colte di sorpresa. «La comunicazione è arrivata solo venerdì mattina, non possiamo far altro che scusarci con gli utenti per i disagi. E' stato fatto il possibile per coprire le fasce orarie più critiche, ma alcuni turni sono risultati meno coperti di altri», è la risposta dell'azienda.
Certo è che davanti alle biglietterie c'era solo qualche cartello che comunicava i possibili disagi, ma la gente, soprattutto i turisti, era totalmente ignara. In un sabato di grande afflusso turistico i terminale di Piazzale Roma e Stazione sono risultati i più critici: sotto un sole cocente centinaia di utenti hanno atteso chi un'ora, chi anche di più, per strappare l'agognato biglietto.