Argomento:

ARTICOLI DI Rassegna STAMPA 17 Settembre 2008


17 settembre 2008 - Corriere del Veneto

Imob e linea 3: autunno di scioperi per Actv
Il 30 si ferma Rdb-Cub. Cgil, Cisl e Uil si appellano all'intervento del prefetto. Settimane difficili per i trasporti: oggi proteste tra i dipendenti in aeroporto, il 26 tocca ai taxi acquei
di Paola Vescovi

VENEZIA — Tira una brutta aria in casa Actv: non bastano i problemi della linea 3, i malumori degli utenti di terraferma che chiedono collegamenti maggiormente serviti, lo scandalo dei bigliettai-truffatori. Adesso arriva anche la minaccia di scioperi dei dipendenti del-l'azienda per i disagi e l'imbarazzo che il nuovo sistema di bigliettazione elettronica Imob, starebbe loro procurando. Sicuro è lo sciopero di Rdb Cub, il sindacato autonomo, fissato per il 30 settembre, ma sul piede di guerra ci sono anche Cgil, Cisl, Uil e Ugl che in un comunicato congiunto hanno proclamato l'avvio della procedura di raffreddamento, vale a dire il passo precedente allo sciopero. Si parla di Imob, ma anche di servizi esternalizzati, del trasferimento al Tronchetto, del premio del 2008, della linea 3.
Non sono bastate, ieri, quattro ore di trattativa fra l'azienda e le sigle sindacali per raggiungere un'intesa e scongiurare la protesta. E proprio su Imob si concentra il cuore dello scontro: da un lato Actv ripete che si tratta di un sistema in continuo aggiornamento che richiede pazienza e volontà di collaborazione da parte di tutti, dall'altro i lavoratori dicono di sentirsi in apprensione e per nulla tutelati a causa del suo «malfunzionamento che li mette in oggettiva difficoltà, sia davanti all'utenza che davanti all'azienda». I più bistrattati da questo periodo di rodaggio che dopo sei mesi sembra non avere fine, sarebbero i marinai e gli addetti al front line, cioè alla vendita dei biglietti, alle prese con situazioni a volte perfino farsesche, ma senz'altro spiacevoli: il precipitarsi delle volanti della polizia chiamate a gran voce da una utente in escandescenza che sostiene di essere stato truffata facendo passare un brutto quarto d'ora alla bigliettaia che le aveva venduto il biglietto, o gli schiaffi di una avvocatessa veneziana in faccia al marinaio che a bordo della linea 3 aveva fatto salire alcuni turisti. Ci sono poi i guai con i palmari, tecnologia d'avanguardia ma delicata, che si inceppano fra le mani del marinaio mettendolo nelle condizioni di non poter scaricare il biglietto. E poi il tasto dolente dell'aggio non corrisposto sulle vendite dei ticket: «Prima, col sistema cartaceo — spiegano all'unisono Cgil, Cisl, Uil e Ugl — il marinaio percepiva una percentuale in base al numero di biglietti venduti mentre da quando c'è Imob l'aggio lo sta ancora aspettando perché manca una rilevazione effettiva dei dati».
Actv, dal canto suo, fa buon viso a cattiva sorte e difende a spada tratta il sistema, pur avendo la chiara percezione che il vaso è colmo e ripete ai suoi dipendenti «che non hanno nulla da temere quando svolgono correttamente la loro mansione ». Il problema, però, attaccano i sindacati, è risolvere i problemi davanti ai clienti: «Lavoriamo ogni giorno col panico e ormai dall'utenza siamo guardati con sospetto », ripetono i sindacati. Quel che è certo è che si prospetta un autunno caldo con lo sciopero di Actv, quello dei taxi annunciato il 26 settembre e la protesta prevista oggi da Rdb-cub all'aeroporto.