ARTICOLI DI Rassegna STAMPA 19 giugno 2008
19 giugno 2008 - La Nuova Ferrara
Fusione tra Acft e Atc disaccordi tra i sindacati
Ferrara - Le modalità della fusione tra l’Atc Bologna e l’Acft ferrarese ieri, durante un incontro a Bologna, sono state presentate ai sindacati dagli assessori del Comune e della Provincia di Bologna, Maurizio Zamboni e Giacomo Venturi, dall’assessore alla mobilità del Comune di Ferrara, Stefano Cavallini e dai ai presidenti delle due aziende, Francesco Sutti (Atc) e Gabriele Melchiorri (Acft). La settimana prossima le amministrazioni ferraresi dovrebbero licenziare l’atto che risolve il problema dell’incasso dei biglietti che oggi, nella città estense, vengono incamerati non da Acft ma da Ami. Dopodichè, l’advisor dovrebbe predisporre il piano di fusione per incorporazione (Atc incorporerà Acft) e presentarlo ai sindacati entro l’estate. Ma tra i sindacati i pareri non sono concordi. La Uil, che aveva chiesto l’incontro con i bolognesi e i ferraresi, è contenta: «Il percorso è giusto, fosse stato per noi forse si poteva provare a fare un’azienda regionale. Peccato per i tempi lunghi, ma è anche vero che è una questione giuridica complessa», dice Gianluca Neri della Uil. Insoddisfatte invece le Rdb: «Da quel che ci è stato spiegato si farà una fusione per incorporazione ma su modello divisionale: praticamente rimangono unità operative che fanno capo ad un’unica governace» dice Italo Quartu, delle Rdb. Fatto sta che dopodomani i lavoratori di Atc saranno chiamati a quattro ore di sciopero. Ma sullo sfondo c’è anche la partita del contratto integrativo di Atc. Tornando alla fusione Atc-Acft «se non si garantisce quello che è scritto nei contratti come potrà esserlo quello che non è nemmeno nero su bianco» dice Gianluca Galletti (Faisa-Cisal) riferendosi alla mancanza di una clausola sociale che tuteli i lavoratori nell’unione delle due aziende. Non piace a Rdb e Cisal nemmeno che a Bologna l’attività della sosta sarà scorporata dalla prossima azienda. «Per cui credo che oltre a quello di venerdì ci saranno altri scioperi» prevede Galletti. Diversa l’opinione di Fabrizio Ungarelli (Cisl): «L’importante è andare avanti ma questo è un passettino. Noi volevano un’azienda che si occupasse di intermodalità, non solo del trasporto su gomma, ma anche su ferro. Speriamo che questa aggregazione non si fermi a Ferrara, ma vada anche oltre».