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ARTICOLI DI Rassegna STAMPA 21 giugno 2008

 


21 giugno 2008 - Il Resto del Carlino

FERROVIE
Rdb: «Minacce di morte a uno di noi»

Bologna - UNA MINACCIA di morte per frenare le reazioni di protesta da parte dei lavoratori. E’ quanto è accaduto questa mattina alle 8,30 ad uno degli iscritti al sindacato, secondo la denuncia che le Rdb hanno presentato alla polizia ferroviaria. A terrorizzare l’uomo sarebbe stato un caposquadra dell’azienda di pulizie ferroviarie ‘Pietro Mazzoni Ambiente’. «I responsabili spingono i lavoratori a velocizzare i ritmi di lavoro in condizioni insicure e malsane, caricando una parte di questi di straordinari, tagliando ore di lavoro e sanzionando con provvedimenti disciplinari chi si ribella ed è socio di cooperativa — è l’accusa di Nicoletta Frabboni dell’Rdb —. Questo clima di terrore e ricatto è creato ad hoc, per frenare qualsiasi reazione e protesta dei lavoratori, prova ne è l’episodio di stamattina.» Le minacce, secondo il sindacato, sarebbero dunque una ritorsione per le ripetute denunce che da due anni inoltrano alla Ausl e alla Polizia ferroviaria, sulle violazioni della disciplina in materia di sicurezza che colpisce i lavoratori della Mazzoni Ambiente e il personale del subappalto affidato alla Cooperativa Dominio Multiservice.


21 giugno 2008 - Gazzetta di Reggio

IERI LA PROTESTA
La Cub contro i licenziamenti di Orfeo

Reggio E. - Cento lavoratori licenziati dalle società DC Viaggi e Seppi, aderenti al consorzio Orfeo, hanno manifestato ieri davanti al Municipio in occasione dello sciopero indetto dalla Cub Trasporti contro la precarietà e il nuovo modello di contrattazione. Il sindacato di base si batte per la loro riassunzione. A tale scopo chiede che Autolinee dell’Emilia riprenda in carico tutte le linee ora sub-affidate alle piccole ditte di Orfeo e ne assuma i dipendenti.(l.s.)


21 giugno 2008 - Il Bologna

Ferrovie. Tensioni in stazione tra militanti della Cub e il caposquadra di un'azienda di pulizie
Sindacati denunciano: «Minacce ad iscritto»

Bologna - Tensioni sindacali alla stazione ieri mattina dove un iscritto al sindacato Rdb sarebbe stato minacciato di morte da un caposquadra dell'azienda di pulizie ferroviarie Pietro Mazzoni Ambiente. Questa la denuncia delle Rdb che hanno presentato la denuncia alla polizia ferroviaria. La cronaca, secondo i sindacalisti, inizia verso le 8,30, allo scalo Salesiani della stazione. «Un caposquadra - ha raccontato Nicoletta Fabbroni dell'Rdb - ha minacciato di morte un nostro iscritto come ritorsione per le ripetute denunce che da due anni inoltriamo alla Ausl di Bologna e alla Polizia Ferroviaria, sulla perdurante e continua violazione della disciplina in materia di sicurezza che colpisce i lavoratori della Mazzoni Ambiente e in egual modo il personale del subappalto affidato alla Cooperativa Domino Multiservice. Ci risulta che i responsabili spingano i lavoratori a velocizzare i ritmi di lavoro in condizioni insicure e malsane, caricando una parte di lavoratori di ore di straordinario, tagliando ore di lavoro e sanzionando con provvedimenti disciplinari chi si ribella ed è socio di cooperativa. Questo clima di terrore e ricatto è creato ad hoc, per frenare qualsiasi reazione e protesta dei lavoratori, prova ne è l'episodio di stamattina». L'operaio che ha denunciato l'aggressione si è poi recato al pronto soccorso: «ha chiamato l'ambulanza ed è stato trasportato al Ospedale Maggiore di Bologna dove gli è stato riscontrato uno stato d'ansia reattivo alle minacce verbali, successivamente ha esposto denuncia presso la polizia ferroviaria della stazione di Bologna nei confronti dell'aggressore, convalidata da testimoni in forma scritta». Nicoletta Frabboni della Cub ha incontrato il Direttore Regionale Passeggeri di Trenitalia Salvatore Di Ruzza Salvatore che: «ha scaricato - per i sindacalisti - ogni responsabilità sulle due aziende appaltatrici».


20 giugno 2008 - Dire

ACT REGGIO. RIASSUNTI 20 AUTISTI, CUB PROTESTA CON GANDOLFI
AUTOLINEE EMILIA, INTESA SINDACATI-AZIENDA:TETTO 15% A SUBAPPALTI

(DIRE) Reggio Emilia, 20 giu. - Sempre piu' ingarbugliato il nodo del trasporto pubblico locale di Reggio Emilia. Dei 22 autisti licenziati da due ditte che gestiscono in sub appalto parte delle linee del servizio per conto di Act, 20 sarebbero stati reinseriti in una nuova azienda, la "0522", mentre per due sarebbe confermata la perdita del posto di lavoro. La Cub Trasporti ha organizzato in mattinata un presidio davanti al municipio che si e' concluso con un incontro con l'assessore alla Mobilita' Paolo Gandolfi. Gli autonomi contestano le condizioni contrattuali, a partire dal livello salariale minimo e con un periodo di tre mesi di prova con cui gli autisti licenziati saranno riassorbiti. E chiedono al Comune, proprietario di un terzo dell'azienda di trasporto pubblico, di intervenire per scongiurare i licenziamenti e ridurre il sistema "a scatole cinesi" dei subaffidamenti su cui si basa la gestione del servizo degli autobus. "Confermo il sostegno nei confronti dei lavoratori lasciati a casa come peraltro ho gia' fatto, e sono stato l'unico, in un ordine del giorno che e' stato approvato dalla maggioranza in uno degli ultimi consigli comunali", risponde l'assessore Gandolfi. Quanto pero' alla richiesta della Cub di esercitare pressione politica affinche Act riassuma i lavoratori afferma: "Noi facciamo parte dell'Amministrazione e dunque esercitiamo un ruolo politico nei limiti della funzione di garantire l'interesse pubblico. Non posso, perche' c'e' una distinzione di ruoli, ne' voglio indicare ad Act con un atto politico di riassumere i lavoratori". Quanto all'impostazione generale del servizio di trasporto pubblico invece Gandolfi commenta: "C'e' convergenza tra noi e Act sulla necessita' di limitare i sub affidamenti rientrando nella soglia del 15%". L'obiettivo e' peraltro contenuto anche in un accordo firmato nei giorni scorsi tra le categorie dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e Act, relativo alla trasformazione di Ae-Autolinee dell'Emilia (l'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nella provincia) in una realta' autosufficiente. Il traguardo previsto e' consentire ad Ae di arrivare alla prossima gara per l'affidamento del servizio (prevista l'anno prossimo) con la proprieta' dei beni strumentali come autobus, attivita' di manutenzione e relativi immobili, che le verranno ceduti da Act, oltre alla titolarita' dei ricavi tariffari del servizio. Uno dei primi impegni contenuti nell'accordo e' quello di rientrare entro la soglia del 15% dei sub affidamenti, come previsto dalla normativa regionale e successivamente, alla riduzione dei sub-appalti al livello minimo permesso dalle nuove potenzialita' dell'azienda. Cio' avverra' attraverso l'assunzione in Ae di gran parte dei lavoratori dipendenti dalle aziende sub-affidatarie, attualmente impiegati sulle linee di trasporto pubblico, ed in un secondo tempo con nuove assunzioni. Alle aziende ed alle loro proprieta', in particolare ai Comuni consorziati in Act, i sindacati chiedono "di impegnarsi affinche' questo patto di indirizzo si completi rapidamente con le necessarie intese applicative, in quanto le decine di lavoratori dipendenti dalle imprese del sub-affidamento che si sono visti comunicare nelle scorse settimane l'avvio della procedura di messa in mobilita' hanno il diritto di essere i primi beneficiari di questa intesa".