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ARTICOLI DI Rassegna STAMPA 28 Ottobre 2008

Bologna -

 


27 ottobre 2008 - Dire

ATC BOLOGNA.SINDACATI: NO FUSIONE CON ACFT SENZA INTEGRATIVO

(DIRE) Bologna, 27 ott. - E' scontro aperto tra Atc e sindacati, che promettono di ostacolare il processo di fusione con Acft di Ferrara, se prima non verra' siglato l'accordo sull'integrativo aziendale. "Non c'e' fusione senza accordo aziendale, i sindacati si metteranno di traverso", promette il segretario della Filt-Cgil, Maurizio Lunghi. Sulla stessa linea tutte le sigle impegnate nella trattativa con via Saliceto, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal- Ugl, Sdl, Cub-Rdb. Il confronto la scorsa settimana e' arrivato ad un punto di rottura quando, nel corso del tentativo di conciliazione in Prefettura, Comune e Provincia hanno ribadito l'intenzione di non confermare la provvigione da 1,5 milioni di euro in riconoscimento dell'aumento del numero dei passeggeri. Di conseguenza, spiegano i sindacati, il presidente di Atc, Francesco Sutti, "ha messo in discussione il premio di 560 euro all'anno corrisposto ai lavoratori in base ad un accordo del 2004". Insomma, e' la conclusione, i dipendenti della societa' di trasporti non solo vedono a raschio il rinnovo dell'integrativo, ma rischiano di perdere anche la somma che in questi anni e' stata loro riconosciuta per l'incremento dei passeggeri. "E' inaccettabile- sbotta Lunghi- anche perche' siamo di fronte ad un'azienda che sta facendo utili ed e' in condizione di andare ad un accordo. Sutti decide di investire l'utile dappertutto, tranne che sulle risorse umane". E poi, il mancato stanziamento del milione e mezzo di euro da parte degli enti locali soci (Comune e Provincia) e' una questione che non "deve essere fatta precipitare sul tavolo sindacale, perche' con la trattativa per l'integrativo non c'entra". Il clima delle relazioni sindacali va, dunque, surriscaldandosi, proprio mentre le amministrazioni bolognesi si apprestano ad avviare il processo di fusione con l'azienda ferrarese. Fusione che prevede lo scorporo da Atc della gestione della sosta. Anche su questo i sindacati sono pronti a dare battaglia, preoccupati del destino dei 150 accertatori in servizio all'Atc. "E' fondamentale- spiegano i rappresentanti dei tramvieri- che al momento della fusione ci sia il rinnovo, con l'inserimento di una clausola sociale a tutela dei lavoratori". I sindacati spiegano di non conoscere i dettagli del piano di aggregazione ("l'abbiamo saputo dai giornali", dicono). "All'orizzonte vediamo un progetto di smembramento dell'azienda", osserva Daniele Galletti della Fiasa, che punta il dito anche contro il "rallentamento" degli interventi per la sicurezza del personale sui bus. Nei prossimi giorni iniziera' un ciclo di assemblee per informare i lavoratori. "Ma come spieghiamo che rischiano di perdere parte della retribuzione?", si chiede Giuseppe D'Ambrosio di Sdl, riferendo anche che in uno dei precedenti incontri con l'azienda Sutti aveva ammesso "che c'erano i presupposti legali per ricorrere contro gli enti locali per il mancato rispetto dell'accordo del 2004. Ma e' difficile che lo faccia, visto che il presidente di Atc e' nominato dalle stesse amministrazioni che hanno deciso" il taglio. Puntuale la stoccata sui compensi al manager piacentino. "Il presidente- attacca Gianni Cremonini della Cub- ha fatto uno show sui giornali per la riduzione del proprio stipendio, ma non c'e' una lira per il contratto dei lavoratori, che hanno portato l'azienda a questo livello".


28 ottobre 2008 - Il Bologna

Trasporti. Il sindacato tuona: «Prima il rinnovo dell'integrativo e il rispetto delle promesse, poi l'accordo»
Atc,fusione con Acft a rischio
Le forze sociali: con lo scorporo societario cosa ne sarà di 150 verificatori della sosta?

Bologna - Non accenna a placarsi il duro scontro sindacale tra le sigle dei lavoratori e i vertici di Atc. Ora la partita relativa all'integrativo e al riconoscimento ai dipendenti dell'azienda trasporti del premio pattuito per l'aumento dei passeggeri investe anche la fusione tra Atc e Acft, l'omologa del Comune di Ferrara. Dopo gli scioperi della scorsa settimana, la minaccia si sposta sulla fusione tra le due aziende che il sindacato promette di bloccare se non verranno rispettate le promesse. La fusione comporta lo scorporo da Atc della gestione della sosta e dunque secondo le forze sociali mette a repentaglio il destino di 150 verificatori. «Sarà importante - dice il sindacato - inserire una clausola sociale a tutela dei lavoratori, al momento della fusione». Il malumore serpeggia anche perchè il piano di aggregazione non è stato presentato alle forze sociali. Galletti (Fiasa): «Si profila lo smembramento dell'azienda. E anche il piano di messa in sicurezza del personale sui bus ha subìto un rallentamento». Ora arriva il tempo delle assemblee sul piano: «E come facciamo a spiegare che vogliono togliere una parte dello stipendio?» dice Giuseppe D’Ambrosio (Sdl). Lo stesso Sutti aveva ammesso che l'accordo del 2004 non era stato rispettato, rileva il sindacalista. Non solo, aveva ammesso che c'erano i presupposti perchè i lavoratori ricorressero all'avvocato. Ma è difficile che lo ammetta coram populo, dice il sindacato, visto che deve la sua nomina alle amministrazioni che hanno deciso" il taglio. Inutile in somma tagliarsi lo stipendio, aggiunge Cremonini -Cub- se poi non ci sono i soldi per il rinnovo del contratto dei lavoratori.