Argomento:

Articoli di Stampa sullo Sciopero indetto per il 19 Luglio

Venezia -

10 luglio 2009 - La Nuova Venezia

Actv, sciopero dopo il Redentore
La protesta slitta a domenica 19. L’azienda: «Decisione illegittima»
di Manuela Pivato

VENEZIA - Sciopero dell’Actv per ventiquattro ore domenica 19 luglio. Così ha deciso Rdb-Cub facendo slittare di un giorno l’astensione dal lavoro proclamata inizialmente per il 18, proprio in coincidenza con l’intasatissima Festa del Redentore.
Anche se spostato a domenica, lo sciopero è comunque destinato a creare non pochi problemi considerata la quantità di persone che si riversa in laguna per il fine settimana di barche e fuochi d’artificio. Per questo, ieri pomeriggio, l’azienda ha invitato il sindacato a ripensarci, sottolinenado come la festa del Redentore debba essere considerata globalmente sia sabato che domenica.
E proprio la distinzione sul giorno esatto della festa era stato l’oggetto dello scontro tra Rdb-Cub e Actv. Secondo l’accordo siglato nel ’95, infatti, non sono autorizzate azioni di protesta nel giorno del Redentore. Bisogna però intendersi su quale viene considerato il vero giorno di festa.
Inizialmente Rdb-Cub aveva proclamato lo sciopero per il sabato ma l’azienda aveva subito replicato che non era possibile proprio in base all’accordo di quindici anni fa. Di qui la decisione di rivolgersi tambur battente alla commissione di garanzia che però, almeno fino a ieri sera, non si era ancora pronunciata sulla contesa.
Nel pomeriggio Rdb-Cub ha annunciato di aver spostato la data. Se sabato non è possibile, vada per la domenica. Immediata la replica dell’azienda: la festa del Redentore è sia sabato che domenica, visto che le migliaia di persone che calano in laguna per assistere allo spettacolo dei fuochi sull’acqua ripartono generalmente la domenica sera o comuqnue nell’arco della giornata. Per «festa», dunque, si deve intendere tutto l’intero settimana.
Ma Rdb-Cub, almeno fino a ieri sera, non sembrava aver orecchie per intendere. Spiega Danilo Scattolin: «Avevamo proclamato lo sciopero per il 18 poichè consideravamo che la festa coincidesse con la domenica ma l’azienda ci ha detto che era la festa del Redentore era il sabato. Allora, per rispettare la festa, abbiamo spostato lo sciopero a domenica».
L’astensione dal lavoro, salvo colpi di scena, inizierà con le prime corse di domenica - cioè verso le 3.30 - e si concluderà verso l’una di notte. Sabato o domenica che sia, per la città si annunciano comunque disagi pesanti.
Ma Rdb-Cub non sembra intenzionata a mollare la linea dura. Sul tavolo ci sono molte questioni aperte, a cominciare dal contestato Imob. «Il nuovo sistema sta continuando a creare grossi problemi - spiega ancora Scattolin - E’ ormai sotto gli occhi di tutti che non funziona, a cominciare dal fatto che impedisce all’utente di pagare regolarmente il biglietto perchè è troppo complicato e a volte non funziona proprio».

 

 

10 luglio 2009 – Corriere del Veneto

Redentore Scontro tra Actv e RdB Cub per il blocco del servizio per 24 ore

Sciopero spostato a domenica Panettoni; pronti a precettare

Insorgono le categorie: un danno per tutta la città

Venezia – Redentore, RdB CUB sposta a domenica 19 luglio lo sciopero di 24 ore dei lavoratori Actv annunciato in un primo momento per il sabato, ma non si placa il braccio di ferro con l'azienda. Il presidente Marcello Panettoni annuncia infatti di essere pronto  “a ricorrere al prefetto se lo sciopero non verrà ritirato o spostato”. E intanto in città albergatori e commercianti si dicono preoccupati delle ricadute economiche che ventiquattro ore di sciopero del trasporto pubblico potrebbero avere sulle attività e chiedono al sindacato di fare marcia indietro. Rdb Cub conferma invece l'azione di protesta, rinunciando al sabato e rilanciando la provocazione alla domenica che rimane comunque una giornata importante: “lo sciopero va usato nella maniera più incisiva, altrimenti in una città come Venezia qualsiasi giorno sarebbe sconsigliato – spiega Giampietro Antonini -,. Se per l'azienda la festa del Redentore è considerata il sabato, allora scioperiamo di domenica. Così tuttavia non possiamo più continuare, Actv ci nega il tavolo delle trattative e i suoi dirigenti continuano a fare orecchie di mercante sul fallimento di alcune gestioni scaricando su altri le responsabilità”. Al centro della protesta ci sono i problemi con il sistema Imob che secondo Rdb Cub sta creando “buchi di bilancio”, così come i nodi del contratto della navigazione e i turni dell'automobilistico.

Di fronte alla proclamazione dello sciopero, Panettoni annuncia però misure estreme: Così non va bene sia il 18 che il 19 luglio sono giornate particolari per Venezia – dice – Chiedo al sindacato di capire che apporterebbe un danno alla città e ai veneziani che li pagano in cambio di un servizio. Se non rinunciano, siamo pronti a rivolgerci al Prefetto perchè vengano precettati”. L'annuncio dell'azione di protesta preoccupa anche le categorie economiche del centro storico, che chiedono al sindacato di fare dietrofront. “Invito i dipendenti Actv ad evitare questo sciopero che inciderebbe su altre categorie professionali che già stanno pagando molto la crisi e vedono nel redentore una boccata di ossigeno – afferma Claudio Scarpa, direttore dell'associazione albergatori -. Di fronte alle difficoltà enormi, con la cassa integrazione dilagante anche nel nostro comparto, una iniziativa del genere andrebbe davvero a penalizzare pesantemente la categoria”.

Perplesso e preoccupato si dice anche il segretario dell'Ascom veneziana Roberto Maglicco: “In questo momento gli scioperi sono dannosi perchè si ripercuotono in maniera negativa su altre categorie professionali – dice -. L'annata è già iniziata malissimo, è chiaro che per noi il Redentore rappresenta una opportunità importante, per non parlare del danno di immagine che questa protesta procurerà alla città di Venezia. Se aggiungiamo che Actv non pare navigare in acque tranquille, credo che debbano essere trovate altre strade per risolvere i problemi”. P.V.