ARTICOLI GIORNALE 3 AGOSTO
IL GAZZETTINO 3 agosto 2009
I funzionari-verificatori hanno inflitto 27 multe a chi non rispettava le nuove disposizioni e a chi ignorava le esigenze dei passeggeri
Actv, scattano le sanzioni ai marinai indisciplinati
Marino Fontanella: «La situazione migliora, soprattutto con l’arrivo dei neo assunti che hanno svolto corsi specifici»
Lunedì 3 Agosto 2009, Marinai dei vaporetti richiamati all’ordine perché non si danno da fare, come impongono le nuove regole. Autisti degli autobus "bocciati" perché non fanno abbastanza biglietti, con il risultato che per quest’ultima "negligenza" l’azienda ha congelato il premio di produzione di giugno a tutti i dipendenti. Capita in Actv, impegnata in un’operazione di trasformazione del personale, che evidentemente fatica a completarsi.
Il caso dei marinai nasce da quella disposizione di servizio dell’aprile scorso, che imponeva al personale dei vaporetti una maggiore attività: vietate le soste nella cabina del pilota, maggiore attività di vigilanza in genere, e così via. Una disposizione destinata a modificare vecchie abitudini. E infatti la transizione non è stata indolore. Nei primi due mesi di applicazione della disposizione, poco meno, dal 7 aprile al 31 maggio, i richiami e le contestazioni a vario titolo sono stati 27, a carico di altrettanti marinai. Tutti incappati nei funzionari-verificatori, sguinzagliati in giro per i vaporetti a cercare marinai "pigri". In sosta, troppo a lungo, nella cabina di timoneria. O poco attenti alle esigenze (o alla maleducazione) dei passeggeri. Il risultato sono questi 27 provvedimenti, appunto, che in meno di due mesi non sono pochi. «É un numero legato alla novità della disposizione - osserva il direttore dei servizi di navigazione dell’Actv, Marino Fontanella - Oggi la cosa si è regolarizzata e le contestazioni sono in calo. Non siamo ancora al top, ma c’è stato un netto miglioramento. Possiamo dire di essere moderatamente soddisfatti. Ci aiutano molto i nuovi assunti, che hanno avuto una formazione specifica». Minimizzano, invece, i rappresentanti dei lavoratori che rilanciano le accuse all’azienda. «Queste valutazioni dei verificatori sono molto opinabili - osserva Eugenio Magliulo, di Rdb-Cub -. La verità è che Actv cerca una capro espiatorio per distogliere l’attenzione dal flop di Imob che non trova ancora applicazione in navigazione e che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sta facendo perdere tanti soldi all’azienda».
Fin qui il caso navigazione. Altro capitolo, quello degli autobus. Una vicenda annosa che nasconde anche una frattura tra sindacati. Nell’ultimo accordo di aprile, infatti, tutti i sindacati (tranne Rdb) avevano sottoscritto un’estensione del "controllo e della vendita dei titoli di viaggio" da parte degli autisti, collegandola all’ultima tranche del premio di risultato per tutti i dipendenti dell’azienda. 150 euro in tutto, di cui 75 dovevano finire nella busta paga di giugno, gli altri 75 in quella di ottobre. Ebbene, in questi mesi, i verificatori hanno segnalato molti casi di autisti che non si sono adeguati alla novità. E Actv ha bloccato il pagamento del premio di giugno per tutti. «Il controllo e la vendita sono avvenuti in quantità inferiore a quella che avevamo prefissato - spiega il direttore dell’azienda, Maurizio Castagna -. Gli autisti ne avrebbero tutti i vantaggi: oltre al premio di risultato, anche l’aggio sui biglietti venduti». Ma c’è lo scontro sindacale. Rdb insiste per un fisso continuativo, sottolineando l’impegno richiesto da questa attività. Tutti gli altri chiedono l’applicazione dell’accordo già siglato da mesi. Così, su tanti autobus, i biglietti continuano a non essere venduti.
Roberta Brunetti