Assemblea "Lavoro e immigrazione". Situazione e iniziative nella Piana del Sele
Giovedì 14 Gennaio 2010 si è tenuta una nuova e partecipata riunione, presso la sede della federazione Provinciale RdB di Salerno, per fare il punto della situazione sulle condizioni dei migranti presenti nella Piana del Sele a due mesi, ormai, dallo sgombero di San Nicola Varco, ma anche dopo la rivolta e l’allontanamento dei lavoratori stranieri dalle campagne di Rosarno.
La discussione si è concentrata soprattutto sui modi secondo cui sostenere i migranti nella Piana del Sele, a partire dalle iniziative già in atto di solidarietà, con lo scopo iniziale di favorire un miglioramento delle loro condizioni materiali di vita. Per questo motivo, le indicazioni evidenziate durante la riunione hanno riguardato alcuni aspetti che richiedono e permettono un’immediata attivazione, ma anche una risposta a bisogni impellenti.
In particolare, sono state messe in risalto tre necessità che interessano la popolazione migrante nella Piana del Sele:
- affrontare le esigenze di natura sanitaria, rafforzando la rete di supporto medico operante sul territorio ed organizzando servizi di prossimità per le situazioni che lo richiedono;
- considerando i fermi quotidiani ed altri tipi di problemi a cui vanno incontro i lavoratori migranti, si ritiene necessario incrementare le azioni di supporto con il rafforzamento degli sportelli legali, seguendo anche una forma di organizzazione di tipo itinerante nella Piana del Sele e prevedendo, in un secondo momento, un più incisivo raccordo tra gli sportelli attivi.
- considerando la negazione diffusa del diritto alla casa per i migranti, così come di spazi di incontro e socialità, si ritiene necessario acquisire presso la Prefettura di Salerno l’elenco delle strutture requisite alla camorra per verificarne le modalità di utilizzo realizzate e quelle possibili.
Per continuare a discutere e, soprattutto, organizzare le iniziative individuate si rinvia alla prossima riunione che si terrà lunedì 18 gennaio presso la sede RdB di via Zara, 32 a Salerno.
Salerno, 14 Gennaio 2010
I partecipanti alla riunione “Lavoro e immigrazione”
Indetta presso la sede dell’RdB di Salerno
FACCIAMO LUCE SULLA COSIDETTA REGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI
Dopo una finta regolarizzazione e una "buona" raccolta fondi (ogni domanda è costata 500 euro) il governo Berlusconi non si accontenta ma pretende nuovi soldi.
La nuova regolarizzazione complica di volta in volta sempre di più le condizioni degli immigrati. E’ oramai chiaro che lo scopo principale di questi provvedimenti è coprire vuoti economici con lo sfruttamento degli immigrati.
Questo è quanto si evidenzia dalle norme applicate sull'attuale legge.
Un esempio semplice, il solo requisito di idoneità alloggiativa (costo del bollettino 103,32 euro) non sempre va a buon fine perché gran parte delle abitazioni in Campania non sono idonee nemmeno per gli italiani. Abbiamo chiesto - come Organizzazione Sindacale - di fare questa dichiarazione alle istituzioni: (Prefettura Comune Asl) ma fino ad ora nessuno si è mosso. Nonostante tutto tanti immigrati non sono informati di questo ostacolo nè sono preparati per affrontare la questione della casa. Ve la dovete prendere con i proprietari che mettono in fitto buchi che chiamano "case" e possono farlo solo agli immigrati perchè gli italiani non andrebbero mai a vivere in quei luoghi. Per non parlare dei fatti di Rosarno, dove sono state fatte domande di regolarizzazione per colf e badanti, che verranno indentificate per ordine del Ministro Maroni, e che comunque saranno respinte perchè gli immigrati che avevano fatto richiesta lavoravano come stagionali e ora sono a rischio di espulsione. In questi giorni arrivano ai datori di lavoro i bollettini INPS di 630-690 euro da pagare in anticipo per un contratto non ancora firmato, un contratto per cui non sono stati neanche convocati da Sportello Unico per l'immigrazione per andare a firmarlo. Il governo però consiglia di pagare per non accumulare tanti contributi insieme, ma non è obbligatorio, dove non c'e alcuna garanzia che la domanda vada a buon fine.
Si possono pagare i contributi solo a contratto firmato e quando tutte le pratiche sono state espletate (idoneità alloggiativa e ospitalità, contratto di lavoro firmato). Non basta che sono stati pagati 500.00 euro per emersione, non basta che tanti truffatori (finti datori di lavoro )in quel momento li hanno guadagnati, dai 500 a 14mila euro per domande?
Quando finirà questa truffa attuata dal governo?
PER NON ABBASSARE LA TESTA DI FRONTE A QUESTI SOPRUSI OCCORRE ORGANIZZARSI E MOBILITARSI UNITARIAMENTE ASSIEME AL SINDACATO DI BASE:
RdB - Sportello Immigrati NAPOLI