Argomento:

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI DEL SINDACALISMO DI BASE

– MILANO 17/05/08 ORE 9 CINEMA SMERALDO-

– P.zza 25 Aprile MM 2 Garibaldi x C.so Como

 

Venezia -

 

 

 

 

La necessità di dare, al paese e al nuovo governo, un forte segnale di protagonismo sociale è un’esigenza primaria che ha lo scopo di ridisegnare con chiarezza ruoli sociali e strategie. La riaffermazione della vitalità e della capacità di iniziativa sindacale è fondamentale per riaffermare che non è la mancanza di un livello istituzionale di rappresentanza politica l’elemento in grado di fermare l’opposizione sociale o imporre strategie di controllo.

 

La nostra partecipazione, che deve essere massiccia e visibile attraverso strumenti che saranno forniti, non è solo un dovere di organizzazione, è un esigenza reale di ricomposizione sociale e di unità contro le scelte politiche future.

 

Appartiene ormai al passato la retorica della distinzione tra garantiti e non garantiti, uno strumento di divisione che ha sicuramente prodotto i suoi danni nei processi di aggregazione sociale. Oggi non esistono più neanche i minimi segni di distinzione , l’unica garanzia per tutti è non avere alcuna garanzia.

 

L’attacco costante, proditorio, ai lavoratori dei trasporti(dal settore aereo ai ferrovieri agli autoferrotranvieri) è solo una strategia di isolamento sociale per attaccare e distruggere il trasporto pubblico come elemento di garanzia per lo stato sociale e l’esercizio dei diritti costituzionali. L’attacco ai lavoratori del trasporto è funzionale a spostare ulteriore ricchezza verso le imprese, alla mercificazione dei diritti sociali, allo stato al servizio delle aziende e del capitalismo finanziario. Se per noi è attacco al posto di lavoro, per tutti è attacco all’esercizio dei diritti fondamentale. Il Trasporto pubblico per la sua funzione è un bene comune, il suo funzionamento è un altro problema, che noi da sempre tentiamo di affrontare, certo non con false ricette tipo contratto unico per i lavoratori ferrovieri, autoferrotranvieri e simili.

 

I processi di trasformazione in atto creano un destino comune per tutti i lavoratori che se noi non sapremo cogliere individuando gli elementi unificanti di una dinamica sociale che ritorni a tutelare e allargare i diritti dei lavoratori non saremo in grado di svolgere.

 

I contenuti dell’Assemblea Nazionale sono comuni e siamo in grado di apportare elementi di arricchimento nell’analisi e nelle iniziative.

 

SALARIO, DEMOCRAZIA SINDACALE E DIRITTI, PRECARIETA’, SICUREZZA

 

SALARIO : è lo strumento di controllo sempre più forte e consente un governo del personale sempre più forte. Aumenta fortemente il salario prestazionale e con esso la rottura dell’unità dei lavoratori spinti alla rincorsa della prestazione e al tentativo di garantirsi un profilo salariale adeguato. Questo processo sta mettendo in crisi l’impianto contrattuale mentre si prepara una riforma dell’assetto contrattuale con la liberalizzazione della contrattazione locale che, sia se territoriale sia se aziendale, consentirà di rafforzare potere di contrattazione delle controparti padronali.

 

Come possiamo opporci? La semplice richiesta di aumenti contrattuali non è sicuramente sufficiente, gli accordi sulle risorse disponibili non consentono alcuna possibilità di intervento. Quello di cui abbiamo bisogno è la riapertura di uno mobilitazione ed iniziativa sociale per pretendere la ridistribuzione della ricchezza prodotta sotto forma di incrementi salariali veri. Se è vero che dal 1985 al 2005 la quota di PIL distribuita ai lavoratori è scesa di 8 punti percentuali, vuol dire che in 20 anni abbiamo perso 120 miliardi di euro di salari in favore dei profitti. Abbiamo pagato o no la competitività del sistema paese ?

 

Il problema del salario può essere risolto unicamente con una nuova fase di conquiste sociali nel paese all’interno della quale ricollocare i rinnovi contrattuali come uno degli elementi di scontro, reintroducendo meccanismi come la “Scala Mobile” che riadeguino automaticamente il potere d'acquisto dei nostri salari.

 

DEMOCRAZIA SINDACALE E DIRITTI: uno spazio che tende a ridursi progressivamente e che misura il nostro peso sociale. Il superamento degli sbarramenti legislativi frapposti per il riconoscimento della rappresentatività non garantisce neanche più la formalità. Quello che diventa indispensabile è spostare con forza l’iniziativa sindacale sul terreno del conflitto per ridefinire i rapporti di forza e sociali nel paese.

 

PRECARIETA’: una condizione che non riguarda solo coloro che vivono direttamente il problema sotto forma di condizione contrattuale, ma è un modello di organizzazione del lavoro e dei servizi che si sta stabilizzando. La precarietà si realizza compiutamente nelle esternalizzazioni costruendo un processo di esternalizzazione delle funzioni affidate sempre più a soggetti esterni alle aziende e quindi questo processo non si combatte con un”contratto unico” che unifichi i lavoratori al livello più basso ma riprendendo la mobilitazione per il rilancio del Trasporto inteso come servizio pubblico e sociale. La vertenza di posto di lavoro per la stabilizzazione contrattuale deve tradursi in una strategia che sul piano generale si opponga alla devastazione del lavoro e dell’assetto sociale di tutela dei lavoratori.

 

SICUREZZA: un elemento del lavoro sempre più secondario. È evidente che i controlli sulla sicurezza sono appannaggio dei servizi pubblici e i dipendenti pubblici, oltre a tutelare la propria sicurezza e salute, devono garantirli come obiettivo interno ad una strategia comune di difesa sociale, come CUB Trasporti nel Veneto abbiamo predisposto un numero verde 800 -922977 ed una e-mail sicurezzaora@venezia.rdbcub.it con le quali dare uno strumento di denuncia e di autotutela immediato sulle condizioni di sicurezza nei loro posti di lavoro.

 

Questa breve introduzione ha il semplice scopo di evidenziare come i punti in comune siano estremamente importanti e consistenti. L’assemblea ha lo scopo di creare le condizioni per una strategia comune efficace e soprattutto coinvolgente.

 

È evidente che l’onere della partecipazione, che ripetiamo deve essere consistente, è a carico soprattutto delle regioni limitrofe alla Lombardia, oltre allo sforzo organizzativo delle strutture lombarde.

 

 

Per adesioni all'assemblea nazionale chiamare lo 041/5312250

 

 

 

Venezia, 7 maggio 2008

 

 

 

CUB Trasporti 30173 VENEZIA Via Camporese, 118 Tel – Fax 0415312250

www.trasporti.rdbcub.it - E-Mail:info@venezia.trasporti.rdbcub.it