Assistenti di volo Alitalia CAI: Alla luce del sole
Il 28 u.s. USB è stato chiamato a discutere l’estensione dell’accordo del 4 marzo 2011, attuata entro la fine di quest’anno con gli stessi trattamenti economici, e che prevede l’aumento del numero dei lavoratori interessati dalla cassa integrazione.
La cassa è stata calcolata per un incremento pari a 230 lavoratori FTE, cioè la quantità di 50.000 giornate lavorative su base annua.
USB non è stato coinvolto nella stesura dell’accordo che le OO/SS confederali si sono rifiutate di modificare in sede di trattativa al ministero mentre noi avremmo voluto in chiaro, alcuni passaggi applicativi. Durante la negoziazione, in una giornata in cui la nostra sigla si è scontrata in modo pesante con le OO/SS confederali presenti e con l’azienda, sono accadute diverse cose.
E’ apparso che negli incontri di verifica sarebbero stati precisati concretamente gli aspetti tecnici e la gestione dell’accordo. Abbiamo verificato limpidamente che tutti si sarebbero augurati il nostro rifiuto a sottoscrivere. Abbiamo ottenuto l’equa distribuzione (cosa che l’azienda non voleva inserire nel verbale) infine abbiamo acquisito gli incontri con Alitalia, dove andare a ripetere e definire le nostre posizioni.
L’RSA quindi, in assoluta autonomia rispetto al livello nazionale del sindacato, pure ovviamente partecipe, ha soppesato la possibilità di firmare per garantire corrette ripartizioni tra i lavoratori.
Accertarci della trasparenza nell’assegnazione della CIGS, un processo lungo che inizia adesso ma che durerà due anni e mezzo, è un fatto di non secondaria importanza. Firmare oppure astenersi non modifica il senso di quest’accordo tecnico preconfezionato che non abbiamo intenzione di difendere. Presto, quando saranno avviate le prime verifiche, sapremo se è stata una scelta giusta che porta i benefici che noi pensiamo, per i lavoratori. Questa però è una valutazione che solo il tempo ci permetterà di fare. A gennaio ci saranno i primi incontri con l’azienda.
L’accordo non è diventato ottimo, e noi non siamo ipocriti, l’azienda di fatto scarica buona parte delle maggiorazioni di costo con gli ammortizzatori sociali, ma va detto che la questione degli annunciati presunti esuberi (in realtà l’organico è rigido nei periodi di flesso) verificati e accettati dal ministero, s’innesta con la situazione di crisi aziendale oramai conclamata. Questa situazione è reale ed è stata da noi denunciata per il rischio di affrontare nel 2013, con ammortizzatori sociali molto diversi, una riorganizzazione dai connotati molto più pesanti. Ecco perché USB ha chiesto interventi di ricapitalizzazione immediati.
Sulla testa dei lavoratori pende invece la spada di Damocle costituita dal riesame degli aspetti normativi impliciti nella ristrutturazione, rimandati ai tavoli “politici” contemplati dall’intesa del 22 dicembre. Quell’impianto richiama la trattativa già avviata in sede ministeriale, per il contratto di settore. E’ questo che abbiamo contestato nei nostri comunicati.
USB, in questi tre mesi, ha convocato ben quattro assemblee per informare i lavoratori su ciò che stava accadendo, e aggiungiamo purtroppo che gli assistenti di volo non hanno partecipato se non con numeri risibili. Al contrario l’intera compagine sindacale ha lavorato nell’ombra. Lo stesso atteggiamento l’abbiamo trovato ieri al tavolo riscontrando che l’interesse prioritario era come far fuori USB dalla trattativa, in un vergognoso teatrino di ruoli incrociati. In assemblea avevamo comunicato che ci saremmo riservati di valutare l’accordo. In questo scenario di arroganza e supponenza non firmare sarebbe forse stato più semplice, ma non ci siamo sentiti di lavarcene le mani, lasciando i lavoratori soli.
Sulla scelta di entrare nella trattativa ha pesato lo sdegno e la volontà di evitare che in una fase cosi delicata, i diritti e le spettanze non siano amministrati “ad personam”. I delegati e gli iscritti di USB hanno pagato in prima persona le scelte fatte in nome dei principi e proprio per questo non siamo disponibili a perpetrare immobilismi a volte inutili, soprattutto se sono alibi di egoismi che condanniamo da sempre.
Riportiamo gli aspetti tecnici dell’intesa
Le giornate saranno equamente distribuite nell’anno
Il calcolo retributivo è sulle buste paga da marzo 2010 a febbraio 2011
Le giornate saranno pagate mensilmente dall'azienda in ragione dell'80% del valore medio giornaliero annuale comprensivo di stipendio base, ore garantite, ore volo e diarie, nel pieno rispetto del calcolo della CIGS a giornata.
L’Azienda s’impegna ad anticipare il pagamento in favore dei lavoratori interessati delle ore di cassa integrazione.
Le stesse verranno assegnate sui giorni in cui per mancanza di attività, era o sarebbe stata programmata una yyy.
Maggiori dettagli tecnici si sapranno solo dopo l’incontro con l’azienda
ANNUNCIAMO FIN DA ORA L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI CHE SI TERRA’ NEL MESE DI GENNAIO DOPO IL PRIMO INCONTRO CON L’AZIENDA
Continueremo il confronto che siamo abituati ad avere con i colleghi. Lo ripeteremo sempre perché per noi non è un vuoto slogan
UNITI SI VINCE
Fiumicino, 30 gennaio 2012