Argomento:

ATTENTI IL FORMAGGIO LO STIAMO METTENDO NOI!!!

Roma -

Il negoziato sul CCNL è partito solo il 15 giugno, in realtà per quella data doveva concludersi, con incontri successivi, tra le delegazioni di Asstra, Anav, Ancp, Federtrasporto e sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa, Faisa, Fast, il 25 giugno, il 2, il 3, il 9, il 15, il 22 e il 29 luglio.

E’ iniziata la discussione ma sulle proposte delle associazioni datoriali sui temi previsti dal Protocollo del 14 maggio (campo di applicazione, sistema delle relazioni industriali, mercato del lavoro, decorrenza e durata).

E’ iniziata sul tema più caro alle aziende…. il mercato del lavoro e, a seguire, come merce di scambio per le OO.SS. sopracitate si è parlato del sistema delle relazioni industriali.

Le proposte datoriali sono schematicamente riassumibili come di seguito.

CCNL e quadro legislativo. Il CCNL non può più essere l’unica fonte di disciplina per regolare tutti gli aspetti del rapporto di lavoro.

Il tentativo, palese ed evidente, è quello di "equiparare" formalmente fonte contrattuale e fonti legislative per svuotare il ruolo della contrattazione ed affermare, di fatto, il primato delle fonti legislative che, in questi anni ed in particolare con questo governo, sono sempre più a favore delle aziende e contro i lavoratori.

Puntano a predisporre le condizioni per un pesante arretramento dei già inadeguati ed insufficienti, per i lavoratori, livelli di tutela previsti dal CCNL del Trasporto Pubblico Locale e dal CCNL delle Attività Ferroviarie, in particolar modo per la regolamentazione delle diverse forme di rapporto di impiego "atipiche" previste dalla L. 30/2003, dal D. Lgs 276/2003 e dagli ulteriori interventi legislativi introdotti nel corso dell’ultimo anno, nonché da quelli ulteriori annunciati, vedi la proposta di reintrodurre le gabbie salariali in vigore negli anni 50 e 60, e in parte in discussione in Parlamento.

Vogliono svuotare la contrattazione collettiva, sia nazionale che aziendale, in quanto l’evoluzione legislativa, portata avanti da questo governo e da questo parlamento, determinerà le future norme contrattuali indipendentemente dal loro contenuto fissato dagli accordi esistenti o futuri.

Rinvii del nuovo CCNL. Sia per il sistema delle relazioni industriali che per il mercato del lavoro, le parti datoriali hanno imposto di discutere, e le OO.SS. sedute al tavolo hanno accettato (chi tace acconsente), continui rinvii alle normative contrattuali che saranno previste nelle due specifiche aree contrattuali - Trasporto Pubblico Locale e Attività Ferroviarie – la cui definizione è prevista  dal Protocollo ministeriale del 30 aprile nella seconda fase negoziale del nuovo CCNL della Mobilità.

Questa impostazione datoriale prevede l’applicazione di tutte le nefandezze prodotte dall’accordo del 22 gennaio c.a. sugli assetti contrattuali in tema di contrattazione di primo e di secondo livello.

Inoltre, sul mercato del lavoro, l’impostazione, che è stata discussa in questi 90 giorni all’insaputa dei lavoratori, prevede, come avevamo previsto e denunciato, l’adozione per il nuovo CCNL del "minimo comune denominatore" delle due attuali discipline contrattuali.

Mercato del lavoro. Le proposte cancellano le attuali discipline contrattuali vigenti nel Trasporto Pubblico Locale e nelle Attività Ferroviarie pretendendo di applicare le modifiche legislative, peggiorative per i lavoratori, intervenute successivamente agli accordi contrattuali che risalgono all’inizio de 3003, fine del 2004. Puntano a cancellare i diversi aspetti di tutela attualmente previsti dai due CCNL nella disciplina delle diverse forme "atipiche" di rapporto di impiego. Lo stanno a dimostrare, per esempio, le proposte sulle clausole elastiche e sulle clausole flessibili del part-time, oppure il superamento dell’esclusione di determinate mansioni connesse con la sicurezza dell’esercizio ferroviario dalla possibilità di attivazione di contratti a tempo determinato, contratti a tempo determinato che si prefiggono di portare addirittura a 48 mesi, oppure, ancora, l’introduzione di ulteriori tipologie di impiego precario finora escluse da entrambi gli attuali CCNL. La proposta, inoltre, prevede un’unica soglia percentuale onnicomprensiva di tutte le possibili forme (tra l’altro con formulazione incerta sulla base di calcolo), in sostituzione dell’attuale sistema che prevede precisi limiti per ognuna delle tipologie ammesse.

Infine prevedono una esplicita clausola in base alla quale tutto ciò che, in tema di mercato del lavoro, non fosse previsto dal CCNL sarebbe comunque applicabile secondo le norme di legge, ribaltando seccamente quanto previsto attualmente, e cioè, semplicemente, che non è applicabile ciò che non è previsto dal CCNL.

Relazioni industriali. Devono essere compatibili con le esigenze del processo di liberalizzazione privatizzazione competitività, flessibilità, efficienza, produttività quindi la proposta datoriale punta a azzerare o a ridurre le competenze, prerogative e tutele di RSU ed RLS, limitandosi per entrambi al semplice riferimento agli accordi interconfederali e, per gli RLS, alla legislazione, tra l’altro introducendo lo zuccherino, per chi sta al tavolo a trattare da 90 giorni senza dire nulla ai diretti interessati i lavoratori, che delle RSU possono far parte solo le OO.SS. firmatarie del CCNL e che provvederanno a trattenere le quote associative solo per le OO:SS. Firmatarie di contratto.

Decorrenza e durata. La proposta, riprendendo le nefandezze degli accordi sugli assetti contrattuali del 22 gennaio e 15 aprile 209 sottoscritti da CISL, UIL, UGL e CISAL e sui quali sembra essere calato il silenzio da parte della FILT – CGIL, si articola sul CCNL con vigenza triennale sia per la parte normativa che per la parte economica, questo anche per il secondo livello di contrattazione aziendale per le parti previste, gli incrementi salariali calcolati in base all’accordo del 15 aprile 2009, ma corrisposti a partire dalla data dell’accordo del rinnovo. I contenuti economici della contrattazione aziendale riguarderanno esclusivamente il premio di risultato, condizionato dai risultati conseguiti dall’impresa e legati all’andamento economico della stessa.

 

Ora, senza dire niente di tutto questo ai diretti interessati, i lavoratori, sono andati tutti in ferie sino all’8 settembre data in cui avrà luogo un incontro tra le Segreterie Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa, Faisa, Fast, in previsione della ripresa degli incontri con le controparti previsti per i giorni 9 e 17 settembre …….. e i lavoratori quando saranno informati e sentiti ????

 

 

L’ACCORDO DEL 30 APRILE E’ SEMPRE PIU’  ……

UN ACCORDO CONTRO I LAVORATORI PERCHE’:

In cambio di pochi euro, di niente stanno cercando lo smantellamento dei nostri diritti, della nostra dignità ottenendo maggior sfruttamento della forza lavoro, maggior flessibilità, maggior precarietà.

Se la paura fa 90 la dignità fa 180

Per un giocatore del lotto il 90 simboleggia la paura. Paura perché sono trascorsi 90 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo e da allora è calato il silenzio sulla trattativa e natura del contratto, paura perché il tempo passa è diventa sempre più incerto sperare in un futuro contrattuale ed economico un po’ tranquillo. E’ da rimanere allibiti per come stanno giocando con le nostre vite, anche se sappiamo benissimo quali sono le regole che pretendono di imporre gli imprenditori.

E’ ora di cambiare le regole del gioco!!

Questa volta i numeri proviamo a darli noi…. 180 la nostra dignità!!!!

RESPINGIAMO CON FORZA E UNITA’ questa TRATTATIVA a perdere!!!

Le Segreterie Nazionali                                                                                                            Roma 6 agosto 2009

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