Autobus, oggi nuovo sciopero
20 maggio 2008 - La Nuova Venezia
Corse garantite nelle fasce orarie 6-9 e 16.30-19.30
Venezia - Oggi sciopero di 24 ore del trasporto pubblico inetto dai Cub. Saranno, comunque, garantite le corse dei bus Actv (urbani ed extraurbani) tra le 6 e le 9 e le 16.30 e le 19.30.
Ad un mese di distanza dal precedente, il sindacato autonomo Cub-Trasporti, ha indetto per oggi un nuovo sciopero di 24 del trasporto urbano ed extraurbano degli autobus Actv in servizio a Mestre, al Lido e verso la Riviera, Chioggia e Noale-Spinea. Saranno però garantite - come prevede la legge - le corse nelle fasce protette, tra le 6 e le 9 del mattino e le 16.30 e le 19.30 del pomeriggio. Lo sciopero non interesserà, invece, il trasporto acqueo (vaporetti) nel centro storico di Venezia.
Danilo Scattolin, dei Cub-Trasporti veneziano, accusa i vertici dell’Actv di «irresponsabilità». «Contro i nuovi turni e i carichi di lavoro - spiega Scattolin - abbiamo già scioperato un mese fa, con un’ampia adesione dei lavoratori. Ma i vertici di Actv non si sono degnati di incontrarci, per questo siamo costretti ad un nuovo sciopero contro i vertici aziendali che non si sono nemmeno preoccupati, pure in questa occasione, di informare adeguatamente e con cinque giorni di anticipo, come prevede la legge, gli utenti del nostro sciopero e delle fasce orarie di corse garantite. Quindi se chi usa l’autobus oggi aspetterà invano alle fermate, dovrà prendersela soltanto con chi dirige l’Actv!».
«Scioperiamo anche oggi - spiega Scattolin - contro la turistica dei servizi automobilistici urbani ed extraurbani che Actv ha introdotto a partire dal 10 aprile 2008 e le modifiche apportate il 12 maggio con gli altri sindacati. Noi, invece, chiediamo la riscrittura a della normativa e la costruzione dei turni di servizio; chiediamo anche un’equa distribuzione dei carichi di lavoro tra residenze e depositi che preveda l’azzeramento del compensativo e la soluzione a problematiche del servizio urbano come la monta e smonta di turno, i tempi di trasferimento, il taglio delle linee più pesanti, l’azzeramento dell’integrazione con l’extraurbano e il rientro dei recuperi effettuati in misura superiore a quanto previsto dall’accordo».(g.fav.)