AUTOFERROTRANVIERI ….. QUALE CONTRATTO???

Mentre il nuovo sistema di finanziamento del trasporto pubblico locale previsto dal disegno di legge di stabilità lascia fuori dal “Nuovo Fondo Nazionale per i Trasporti” le risorse dell'ex Fondo perequativo per bus, tram e metro....;

Nazionale -

Mentre il programma del “tecnico” Monti tenta di mettere la parola fine sul diritto dei cittadini ad avere un servizio pubblico di trasporto degno di questo nome: (sulla legge di stabilità in discussione viene stravolto il concetto di servizio minimo da assicurare alla cittadinanza) dovranno essere le regioni a dimostrare che quei servizi siano indispensabili, altrimenti non verranno erogati gli esigui finanziamenti che lo stato trasferisce per poter esercire il servizio;


Mentre ASSTRA e Anav - insistono nel pretendere, in cambio di aumenti salariali, di assicurarsi una maggiore produttività (più flessibilità, aumento dell'orario di lavoro, libera gestione degli straordinari, ecc.) utilizzando strumentalmente, quale conseguenza del momento di crisi del settore per i pesanti tagli delle risorse pubbliche che si stanno assommando di anno in anno, la messa in discussione della garanzia dei posti di lavoro degli autoferrotranvieri, ed il rischio chiusura di aziende;


Mentre CISL – UGL - UIL (CGIL ha preso tempo) sottoscrivono la proposta (leggi pretese) delle imprese sulla “produttività” che prevede:

  • CONTRATTAZIONE DECENTRATA: la contrattazione decentrata disciplinerà tutti gli istituti contrattuali per favorire la crescita (sic), cioè viene affidata al secondo livello la contrattazione degli istituti che disciplinano la prestazione lavorativa, orari di lavoro, organizzazione del lavoro (Il Sole 24 ore lo considera di efficacia alta);

  • IPCA: aumenti salariali sotto il tetto fissato dall'Ipca (Indice prezzi consumo armonizzato in ambito europeo per l'Italia, depurato dei prezzi dei beni energetici importati) che ha sostituito il vecchio tasso d'inflazione programmata quale parametro di riferimento per calcolare gli aumenti retributivi …. vale a dire che gli aumenti contrattuali potranno essere anche inferiori, perchè dovranno essere coerenti con le tendenze generali dell'economia, del mercato del lavoro, del raffronto competitivo internazionale, dell'andamento specifico del settore …. non con il diritto ad un salario che consenta di vivere dignitosamente (Il Sole 24 ore lo considera di efficacia alta);

  • DEMANSIONAMENTO: superamento delle “rigidità” della contrattazione collettiva nazionale affidando a livello aziendale una piena autonomia negoziale sui temi come l'equivalenza delle mansioni, l'integrazione delle competenze, per modelli organizzativi “più moderni” (leggi più congeniali agli interessi delle imprese).... in barba alla legge che tutela il lavoratore – articolo 2103 del Codice civile e Statuto dei lavoratori che vietano il demansionamento (Il Sole 24 ore lo considera di efficacia alta);

  • ACCORDI ED ESIGIBILITA': le intese sottoscritte varranno per tutti (validità erga omes) … anche le clausole (alla Marchionne) di tregua sindacale e saranno vincolanti per tutte le rappresentanze sindacali e le associazioni sindacali firmatarie dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal) e che non potranno più essere contestati da sindacati che rappresentano una minoranza di lavoratori (Il Sole 24 ore lo considera di efficacia alta);


La categoria non può essere chiamata alla lotta senza fare democraticamente il punto su come stanno veramente le cose e sul come occorra affrontare questo pesante attacco alle condizioni di vita e di lavoro.


Democrazia vorrebbe che il Sindacato (quello che le aziende ritengono di ammettere al tavolo di trattativa) esponesse ai lavoratori:

  1. Le proposte/pretese che le controparti datoriali hanno fatto e stanno facendo;

  2. Le controproposte e risposte, fatte nell'interesse dei lavoratori, adeguate anche alla fase politico-economica che stanno subendo dal 2008 ad oggi e relativamente alla “vacanza contrattuale” che penalizza la categoria da ormai circa cinque anni.


USB ritiene che occorra rispondere alle pretese di ASSTRA e ANAV, delle controparti datoriali in generale, richiedendo non solo un forte aumento salariale (dati di febbraio 2012 Secondo Eurostat: paghe italiane sono al livello più basso non solo tra i grandi Paesi della moneta unica, la Germania si colloca a 41.100 euro, la Francia a 33.574, la Spagna a 26.316, ma anche rispetto alla maggior parte degli altri Paesi dell'euro. Con la sola eccezione di Malta (16.158), Portogallo (17.129), Slovenia (16.282) e Slovacchia (10.387). BOL per Malta, Portogallo, Slovenia e Slovacchia) ma anche e sopra tutto normative che consentano di lavorare meglio, che tutelino il posto di lavoro ….. non ci sembra una proposta provocatoria, anzi.


Quindi il passaggio delle assemblee nei posti di lavoro, con tutti gli autoferrotranvieri, per ridefinire i contenuti sul contratto che occorre agli autoferrotranvieri è l'unica strada credibile che deve essere democraticamente perseguita perchè non siano gli autoferrotranvieri a pagare le ricadute della crisi e vengano ridefiniti gli obiettivi contrattuali da perseguire!!!


  • PER CONQUISTARE REALMENTE UN CONTRATTO DI LAVORO CHE RIDIA POTERE D’ACQUISTO AI NOSTRI SALARI;

  • PER DIFENDERE E MIGLIORARE LE CONDIZIONI E GLI ORARI DEL NOSTRO LAVORO … IL NOSTRO POSTO DI LAVORO;

  • PER DIFENDERE E RILANCIARE I NOSTRI DIRITTI;


Per questo il punto di appoggio, che Archimede cercava per sollevare il mondo, per gli autoferrotranvieri non è solo la lotta ma sopra tutto i contenuti del contratto che serve!!!!


PER NON PAGARE NOI LA CRISI!!!

C'E' BISOGNO DI COSTRUIRE UNA FORTE MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI AUTOFERROTRANVIERI;

PROGETTARE E PRETENDERE UN FUTURO MIGLIORE