Aviation Services, i lavoratori incontrano l’Ispettorato territoriale di Roma. USB: rispetto dei diritti e dignità!

Roma -

Martedì 20 giugno nella società Aviation Services, società di Handler attualmente operante nei maggiori scali aeroportuali italiani, è stato indetto uno sciopero per l’intera giornata lavorativa. Durante lo sciopero i lavoratori si sono recati all’Ispettorato Territoriale di Roma per chiedere un intervento in aeroporto. In particolare nella società per cui lavorano.

Da anni USB denuncia in Ispettorato gli illeciti relativi a:

Contratto collettivo, leggi, decreti legge e il Regolamento Aeroportuale dello Scalo di Fiumicino.

In particolare facciamo riferimento al jobs act e all’articolo 5 in cui le società dovrebbero dare un orario di lavoro prestabilito ai part-time nel momento della firma del contratto di lavoro. Di fatto i lavoratori part-time subiscono ininterrottamente dei cambi orari da parte dei tecnici di gestione anche per il giorno dopo, documentabili sulle chat whatsapp private degli stessi lavoratori.

Il Regolamento Aeroportuale, regolamento approvato dall’Enac e che ADR dovrebbe garantirne il rispetto, non viene rispettato. Su quel documento viene indicato il personale minimo da garantire per ogni tipologia di aereo e quali figure professionali devono assistere le compagnie aeree. Di fatto, spesso, due lavoratori soltanto assistono gli aerei nelle piazzole rispetto ai cinque previsti dal Regolamento Aeroportuale. In oltre per espletare le operazioni di sbarco, carico e scarico bagagli, soprattutto nelle ore notturne o di punta, semplici dipendenti stagionali vengono incaricati per le svolgere le operazioni sotto bordo con nessuna qualifica professionale e senza team leader che li guida.

L’incontro con l’ispettorato è servito ai lavoratori per denunciare ulteriormente il loro stato di abbandono rispetto alle attività che svolgono.

È stato anche consigliato agli ispettori di guardarsi intorno e non limitarsi a osservare quello che Aviation Services o Adr gli mostra quando eseguono le ispezioni. Gli Interventi ispettivi, infatti, devono essere dichiarati precedentemente prima di poter entrare nell’area sensibile aeroportuale.

Il personale addetto al check-in viene ripetutamente aggredito dai passeggeri e non viene tutelato dalla società per cui lavorano, tanto meno dalle forze dell’ordine presenti.

I lavoratori della pista vengono a dir poco sfruttati perchè costretti a lavorare in ginocchio con carichi di lavoro che superano ogni limite consentito in posizione eretta, figuriamoci dentro una stiva di un aereo alta un metro.

Gli stagionali sono a tutti gli effetti carne da macello in quanto assunti come part-time lavorano anche 12 ore al giorno e vengono trasportati da una stiva all’altra per tutte le ore di lavoro.

Numerosi poi sono i lavoratori che a metà stagione decidono di abbandonare il lavoro oppure hanno infortuni gravi che spesso non vengono riconosciuti dal pronto soccorso privato di Adr o che i stessi lavoratori hanno paura perchè poi non verrebbero richiamati.

Per non parlare poi degli accordi di CGIL-CISL-UIL-UGL che prevedono verbali di conciliazione in cui ai lavoratori non vengono neanche riconosciuti i loro diritti. A fronte di poche centinaia di euro rinunciano a migliaia. Le rinunce dei verbali non si limitano a parti economiche ma addirittura ad elementi ed articoli del codice civile.

Altro accordo sempre degli stessi sindacati è che i stagionali possono lavorare 6 giorni 7 al contrario dei loro colleghi a tempo indeterminato.

Queste ed altre sono le denunce rilasciate dai lavoratori di Aviation Services, per le quali l’Ispettorato si è preso l’impegno di aprire un fascicolo ispettivo.

USB e i lavoratori si aspettano che nei prossimi mesi ci sia un intervento diretto di questo Ente altrimenti costretti a dover tornare per il rispetto dei loro diritti e soprattutto della loro dignità.

USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo