Argomento:

Bologna. Lavoratori in lotta, noi la crisi non la paghiamo

Bologna – venerdì, 21 novembre 2008

Oggi è toccato agli autoferrotranvieri di Bologna scendere in sciopero in  manifestazione per le vie della città.



Una manifestazione che, nonostante le forze dell’ordine schierate dalla giunta comunale contro i lavoratori, è riuscita ad entrare a palazzo comunale (la casa di tutti i cittadini) per contestare sonoramente chi vuole far pagare a loro la crisi con un taglio del salario pari a circa 600 euro procapite.



Nel prendere atto dell’impegno del sindaco Cofferati a far aprire un ulteriore tavolo di contrattazione con il presidente di ATC, siamo a dichiarare che per noi la mobilitazione continuerà fino a quando non sarà riconsegnato il milione e mezzo mancante al quale vanno aggiunte le risorse per il nuovo contratto.



La mobilitazione continuerà anche contro i progetti di scorporo del settore della sosta che rende più precario il futuro a chi ci lavora.



Martedì 25 novembre sarà la volta dell’aeroporto Marconi: i lavoratori incroceranno le braccia contro il piano industriale, quello della Gualtieri e di Cofferati, che ha già prodotto un decremento del traffico e i cui costi vogliono come sempre scaricarlo sui lavoratori.

Uno sciopero quello degli aeroportuali in solidarietà e sostegno ai lavoratori di Alitalia, vittime degli accordi C.A.I., CGIL, CISL, UGL.

Uno sciopero che rivendica i più elementari diritti sindacali per RdB/CUB che nonostante l’altissimo numero di iscritti non può nemmeno fare le assemblee o confrontarsi con l’azienda a causa soprattutto della stupida rigidità e inutile arroganza del responsabile delle relazioni sindacali.



Il 5 dicembre sciopereranno le 112 lavoratrici precarie storiche degli asili nido che la giunta comunale vuole licenziare scaricando su di loro parte del buco di bilancio creato dai tagli del governo Berlusconi.



Il 5 dicembre sciopereranno anche i lavoratori dell’ente provincia di Bologna contro la giunta Draghetti che vuole decurtare il 50% del loro salario accessorio e licenziare i lavoratori precari.



Sempre il 5 dicembre sciopereranno i lavoratori di Altercoop, che rivendicano un lavoro garantito e una parità di trattamento con i dipendenti comunali.

Queste scioperi seguono un unico filo conduttore:
quello di chi lotta contro chi vuole fargli pagare i costi della crisi.