Anche a Bolzano gli autoferrotranvieri rispondono a Salvini: il 75% del personale di guida Sasa incrocia le braccia

Bolzano -

Alla mobilitazione degli autoferrotranvieri della regione Umbria si aggiunge quella della società SASA s.p.a di Bolzano che, nella loro mobilitazione di sciopero aziendale, vedono una adesione del 75% del settore movimento.

Una risposta chiara e determinata, degli autoferrotranvieri che continuano a denunciare il malessere riguardo alla questione salariale e all'aggressione alla qualità di vita dove non c'è più un adeguato equilibrio di conciliazione vita-lavoro. Inutili le faticose trattative aziendali che sembrano non essere prese in considerazione.

Una problematica quella salariale, carichi di lavoro e qualità della vita che vede tutta la categoria in enorme sofferenza non disposta a rimanere in silenzio e disarmata del proprio diritto di protestare e scioperare.

I due scioperi di carattere territoriale, Umbria e Bolzano, hanno fatto da cornice alla giornata di rabbia dei lavoratori dei trasporti presi di mira dal Ministro Salvini che, con enorme superficialità, ha scelto di privare dell'esercizio del diritto di sciopero sia i lavoratori del TPL che i lavoratori aeroportuali.

Per questo rilanciamo con forza la giornata del 9 ottobre con lo sciopero di 24 ore

Siamo pronti!

 

Il 9 ottobre sciopero nazionale di 24 ore

  • libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;

  • locco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali;

  • superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti;

  • necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti;

  • cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili;

  • sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;

  • salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;

  • legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria.

 

Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato settore TPL