Busitalia Umbria: alle elezioni RSU/RLS dal 10 al14 giugno occorre una scelta consapevole; vota USB

Terni -

 

La Rappresentanza Sindacale Unitaria è l’unico organo giuridico determinato dalle scelte dei lavoratori per la trattativa di secondo livello; nonostante questo, nella società Busitalia della Regione Umbria, ha sistematicamente tradito tutte le aspettative avallando le politiche aziendali che puntualmente hanno prodotto peggiori condizioni di lavoro favorendo un enorme aumento di produttività ad esclusiva soddisfazione aziendale che continua a dichiarare utili da capogiro.

Anche in questi giorni, nei quali ci si avvia alle prossime elezioni, azienda e sindacati, si sono stretti amorevolmente sul tavolo delle trattative escludendo la RSU, producendo la turnazione estiva e le corse sostitutive treno senza condividere nulla con chi dovrà effettuare e lavorare su quei turni. Una vergognosa imposizione, quella di escludere le RSU, che va avanti dal lontano 2023…ora siamo stanchi!

 c’è bisogno di un cambiamento e di una inversione di tendenza

Forse è utile ricordare i percorsi dettati dall’arroganza della società e dal servilismo delle OO.SS.

La privatizzazione del TPL in Umbria passa per mano di CGIL che, nel lontano 2015, vuole a tutti i costi che venga ceduto il 100% del TPL a Busitalia nonostante la giunta Marini aveva già approvato la cessione del 70% dei servizi.

Poco prima l’allora direttore generale di Umbria Mobilità esercizi srl, Velio del Bolgia, siglava insieme a tutti i sindacati la perdita da parte dei lavoratori della famosa mezz’ora di Agente unico, con la conseguenziale perdita di 100 posti di lavoro in Umbria per poi traghettare tutti i lavoratori in Busitalia Sita nord srl.

Il 4 ottobre 2016, veniva firmato l’accordo dello Zainetto, messo poi a referendum a fine giugno 2017, ancora una perdita per tutti i lavoratori.

Solo nel lontano maggio 2019, finalmente, le ultime elezioni RSU

Durante il Covid, nonostante le aziende avessero garantiti i finanziamenti al 100% dal fondo nazionale dei trasporti, un quarto della forza lavoro aziendale veniva spedita nei Fondi di solidarietà grazie ai soliti accordi firmati dai soliti noti.

Nel maggio del 2021, mentre si raccoglievano i ricorsi sullo zainetto, in fretta e furia, azienda e sindacati firmarono il ricalcolo dello zainetto con conseguente accordo tombale…a perdere ovviamente!!!

Nel novembre 2022, azienda e sindacati, firmano un accordo sul PDR; si accordano affermando che per gli anni 2020, 2021, 2022, i lavoratori non percepiranno PDR perché sono stati anni di crisi.

Evitiamo di soffermarci troppo a lungo sull’accordo per chi svolge servizi fuori regione… il fatto che hanno diritto ad un solo pasto al giorno dice tutto.

Nel 2023 viene siglato nuovo PDR; le elezioni RSU sono vicine, i soldi sono pochi ma molte organizzazioni sindacali continuano ad affermare, come sempre, meglio pochi che niente… con la stessa logica con cui hanno sottoscritto le assunzioni a part time verticale con contratti che non possono che definirsi “da fame”.

Nel frattempo abbiamo assistito alle scaramucce tra chi voleva che le gare d’appalto fossero state fatte ad uno o più bacini; nessuno oltre noi, ha rivendicato che le gare non venissero svolte e che i servizi tornassero alla gestione diretta dell’azienda pubblica regionale.

ora abbiamo una possibilità di poter cambiare le cose!!!!

INVITIAMO I LAVORATORI A PARTECIPARE ALLE ASSEMBLEE

Questa sera 6 giugno a Terni ore 21,00 Piazza della Rivoluzione Francese

Piazzale antistante palazzina ex ATC

Domani sera 7 giugno a Perugia

ore 21,00 circolo ex ATAM     

 

USB Lavoro Privato Federazione Regionale Umbria