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Centinaia di posti a rischio per i problemi di Sav, Alpieagles e Alitalia

28 ottobre 2007 - La Nuova Venezia

 

Emergenza occupazione in aeroporto

Cresce la rabbia per l’annuncio di «tagli». Il 6 novembre sciopero dei Cub Il sindacato: «Save ed Enac brillano per assenza»

di GIANNI FAVARATO

 

Venezia - Emergenza occupazione al Marco Polo. Malgrado il continuo aumento dei passeggeri e utili, in aeroporto s’annunciano nuovi conflitti. In pericolo centinaia di posti di lavoro alla Sav - che ha annunciato la mobilità per 140 dipendenti -, alla Alpiegles che rischia di perdere la licenza Enac e nei servizi di terra ai voli Alitalia che potrebbero essere ridotti. Il 6 novembre è in programma uno sciopero dei Cub, ma prima potrebbero scoppiare proteste improvvise in concomitanza con l’incontro in Provincia per i licenziamenti di Sav.

I ritardi nella consegna dei bagagli sono già evidenti ma nei prossimi giorni ci potrebbero essere dei veri e propri «back out» dei servizi di terra - bagagli, check-in, rifornimento carburanti ai vettori, ecc. - a causa dell’annuncio di licenziamenti alla Sav, la società del gruppo Acqua Marcia in gravi difficoltà di bilancio. Poi ci sono gli scioperi: quello già indetto da tempio, per martedì 6 novembre, indetto dai Cub dei Trasporti e che interesserà Sav, Aviapatner e Save; e poi ci sono gli scioperi che potrebbero annunciare i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo l’incontro in calendario per domani tra sindacati e Sav che si rivedranno, il giorno successivo - mercoledì 31 ottobre - al tavolo convocato dall’assessore provinciale al lavoro, Alessadro Sabiucciu. Dopo questi due incontri è prevista un’assemblea generale dei lavoratori della Sav che potrebbero decidere scioperi e proteste che, inevitabilmente, avrebbero degli effetti immediati sulla funzionalità dell’aeroporto, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei bagagli e l’imbarco dei passeggeri. A rischiare il posto di lavoro al Marco Polo sono in tanti. In primo luogo i 140 dipendenti diretti e oltre 60 precari che Sav - la maggiore delle tre società di handling (le altre due sono Aviapatner e GH) che operano al Marco Polo - vuole mettere in mobilità dal 1º gennaio del 2008 a causa del mancato rinnovo del contratto di servizio con Alitalia, Lufthansa e Swiss air. Stando a leggi e contratti i dipendenti in esubero alla Sav per la perdita dei tre vettori, dovrebbero essere assunti automaticamente e a parità di condizioni, nella società di handler che chiuderà il contratto con Alitalia, Lufthansa e Swiss. Ma proprio Aviapatner, nei giorni scorsi, ha detto ai sindacati che ha dei serri dubbi sul fatto di poter assumere tutti i dipendenti mollati da Sav; sopratutto se, come pare, Alitalia taglierà un certo numero di voli al Marco Polo.

L’altra emergenza occupazionale è quella che potrebbe scoppiare, entro i prossimi due mesi Alpieagles, la compagnia padovana sulla quale pende un ultimatum di due mesi dell’Anac per il rinnovo della licenza di volo.

Se chiude Alpieagles, resteranno senza lavoro 290 dipendenti tra piloti, assistenti di volo e di scalo, addetti alle officine e gli 80 operatori del call-center della compagnia aerea, che emettono i biglietti. Come se non bastasse c’è da attendersi un taglio dei voli (attualmente sono 97 alla settimana) della disastrata Alitalia, in attesa di una drastica ristrutturazione finanziaria e produttiva a livello nazionale. Ad ogni volo tagliato di Alitalia, e ancor peggio nell’ipotesi che Alpieagles chiudesse definitivamente, ne risentirebbe anche GH-Venezia, la terza società di handling che solo per garantire i servizi di terra alla compagnia di Paolo Sinigaglia, impiega un centinaio dei suoi circa 160 dipendenti. In tutte queste vicende - sostengono tutti i sindacati di categoria - «a brillare per assenza sono Save che gestisce lo scalo in concessione e l’Enac che, come ente di stato, dovrebbe mediare e risolvere i conflitti che mettono a repentaglio i diritti dei passeggeri, il funzionamento dell’aeroporto e la sua sicurezza».