CIGS ALITALIA: La tavola rotonda

Nazionale -

Le recenti iniziative intraprese immediatamente dopo l’assemblea di Ostia, indetta dal Comitato Overbooked, meritano una riflessione: tali azioni hanno prodotto dei progetti traversali a cui hanno contribuito anche altre forze sociali ed organizzazioni tra cui USB.

 

L’evento al Ministero del Lavoro ed il sit-in alla regione Lazio hanno l'indubbio merito di aver rilanciato il percorso dei cassintegrati ex Alitalia, riunendo nuovamente quella parte di lavoratori che in questi due anni di cassa integrazione, per rabbia, amarezza e delusione si erano rassegnati. Sebbene in prospettiva un certo numero di assistenti di volo sarà interessato ai meccanismi di riassunzione in CAI, è oltremodo reale che tutti i lavoratori di terra oggi siano costretti a prendere atto che le possibilità di rientro in azienda sono poche e che di conseguenza è necessario avviare una piattaforma che dia prospettive di lavoro più ampie e non solo legate al reintegro in Alitalia. L’aspetto positivo è però nell’uniformità delle proposte scaturite recentemente.

Tra i lavoratori si è finalmente superata la logica degli steccati di categoria e si è realizzata una piattaforma unitaria che riguarda tutti i lavoratori cassa integrati, riportando il tema lavoro al centro del dibattito delle istituzioni e della politica.

Siamo consapevoli che la questione dei lavoratori Alitalia, per com’è stata confezionata e per lo scenario di crisi che sta attraversando il paese, non è di facile soluzione, come testimoniano le assicurazioni fornite dai vari schieramenti Politici, che durano il tempo di una stagione. Così come siamo certi che tutte le istituzioni e le organizzazioni sindacali e politiche sappiano perfettamente a cosa si stia andando incontro in termini di mancate collocazioni e di perdita definitiva di migliaia di posti di lavoro in questo settore.

Tuttavia, riteniamo che ogni tentativo di ripresa della vertenza debba essere portato avanti con fermezza e determinazione.

USB ha appoggiato e continuerà ad appoggiare la piattaforma presentata dal comitato Over Booked, dove all’interno è presente in forma individuale una nostra delegata, perché rispecchia le proposte portate avanti in questi due anni dalla nostra organizzazione. Così come saremo presenti a tutte le iniziative volte ad ottenere il raggiungimento della piattaforma decisa.

A Roma, USB è protagonista di un'importante e positiva esperienza di connessione tra movimenti e sindacati, nella rete di Roma Bene Comune che sta riuscendo ad imporre alle Istituzioni cittadine e regionali un'agenda fissata sui bisogni di lavoratori e cittadini di questo territorio e siamo più che mai convinti che unire le lotte sia la chiave per arrivare agli obiettivi prefissati.

Questo vale tanto più su un argomento tabù come la vicenda Alitalia, che vede coinvolgimenti e complicità manifeste ai più alti livelli politici, sindacali e istituzionali di questo paese. Molti dei personaggi che oggi ascoltano "attoniti" le audizioni del comitato ai ministeri o alla regione, sono perfettamente a conoscenza del problema da anni e ciò dimostra quanto la CAI sia considerata intoccabile.

Noi ci auguriamo che la forma indipendente, che noi rispettiamo, del Comitato OverBooked possa aiutare a dare meno alibi a questi signori e a quei sindacati che fino ad adesso non hanno alzato un dito (anzi...) per risolvere i nostri problemi, ma dobbiamo essere pronti a riaccendere forme di vertenza più efficaci e concrete se le cose non andassero nel verso da tutti desiderato.

Siamo convinti che per fare questo occorrerà allargare e non restringere il fronte del dissenso, eliminando dubbi e ambiguità che potrebbero danneggiare quest’opportunità.

Molti ci hanno chiesto la nostra posizione rispetto la Class Action sollevata da ANELTA: quella iniziativa è oltremodo condivisibile, sebbene sia un atto di tutela a carattere generale, tanto che i legali di USB già da fine 2009 hanno improntato cause individuali dei lavoratori proprio sulla violazione dei principi che regolano il lavoro nell'Unione Europea, operata dalla famigerata legge 166/08. Quello è il percorso che abbiamo scelto e che vede cause già in discussione in 1° grado. 

In questi due anni dall’avvio del piano Fenice, USB non ha mollato restando al fianco dei lavoratori nella battaglia contro le ingiustizie e le discriminazioni subite!

Certamente torneremo a dare il nostro contributo ed a battere sulle note dolenti del caso Alitalia nascoste dai provvedimenti transitori della integrazione salariale.


Fiumicino, 1 agosto 2011 USB-Comitato Cigs