Civitavecchia come Trieste: secondo portuale morto in Italia nel giro di poche ore. USB proclama lo sciopero immediato, mobilitazione nazionale il 25 febbraio

Civitavecchia -

Nelle prime ore di questa mattina Alberto Motta, 29 anni, dipendente di Roma Terminal Container ha perso la vita nel porto di Civitavecchia, ucciso da un container che stava movimentando con un muletto.

È la seconda vittima nel giro di poche ore nei porti italiani, dopo la morte nel pomeriggio di ieri di Paolo Borselli, al molo VII del porto di Trieste.

L’Unione Sindacale di Base ha proclamato anche a Civitavecchia lo sciopero immediato, insieme alle altre sigle sindacali, a partire dalle ore 12 di oggi e fino alle 12 di domani.

Non è più tempo di sacrificare lavoratori alle dinamiche del risparmio e ai tagli del personale e della sicurezza per aumentare i profitti delle multinazionali che schizzano alle stelle grazie alla guerra in corso. Se c'è una guerra da dover combattere, l'unica, è quella contro gli omicidi sul lavoro, istituendo il reato di omicidio sul lavoro, come USB chiede da anni.

Così come da anni chiediamo il riconoscimento del lavoro nei porti come usurante: se la richiesta USB fosse stata accolta, Paolo Borselli non sarebbe stato a 58 anni su un carrello a movimentare carichi pesanti e oggi sarebbe vivo.

Su tutti questi temi USB Mare e Porti ha già proclamato per il 25 febbraio lo sciopero in tutti i porti italiani, con manifestazione nazionale alle 14,30 nel porto di Genova.

 

USB Mare e Porti