Comunicato ai Lavoratori Alitalia SAI /Alitalia Maintenace Systems - Esito Incontro 21 aprile presso la Regione Lazio
Il 21 aprile si è svolto l’incontro presso la Regione Lazio convocato dall’Assessorato al Lavoro, per discutere della situazione occupazionale nel settore aeroportuale.
I temi toccati sono stati moltissimi, preso atto del fatto che il settore è in continua espansione e tuttavia si susseguono le crisi, le ristrutturazioni e i licenziamenti. La Regione Lazio ha riferito di aver ottenuto in accordo con il ministero la rimodulazione dei finanziamenti per l’attivazione d’interventi volti a una platea più ampia di quella che ha riguardato l’ultimo intervento dedicato alla ricollocazione del personale Alitalia Cai in mobilità dal 2014. Questo intervento sarà finalmente esteso ai lavoratori Alitalia Lai messi in mobilità nel 2008 ma dovrebbe riguardate tutte le situazioni fino al 30 settembre 2015. La nuova disponibilità economica servirebbe a sostenere i lavoratori del settore aeroportuale e le aziende nel Lazio attraverso le nuove programmazioni comunitarie e i rifinanziamenti della legge regionale. Per tutto l’indotto si punta al rifinanziamento della legge regionale 31 del 2008 per il 2016-2017 con altri 3 mln e mezzo che si aggiungono.
E’ fatto il punto anche per ciò che riguarda la situazione dei lavoratori di AMS dopo la chiusura della procedura di mobilità dello scorso 14 aprile. Ancora la partita è aperta e bisogna spingere sul MISE che ha preso degli impegni precisi. USB chiederà di essere presente all’apertura delle buste il prossimo 5 maggio data in cui si chiuderà il bando di gara. Abbiamo intenzione di continuare a sostenere la vertenza di AMS.
Sulla scorta dell’accordo Groundcare la Regione ha sollecitato Enac per la costituzione di un bacino di riferimento da cui le imprese potrebbero attingere direttamente.
A questo proposito sottolineiamo che i piani di ricollocazione già sperimentati, fondati sulla mediazione delle agenzie interinali non hanno funzionato. Soli 180 aderenti al piano Alitalia Cai e di questi pochissimi sono stati ricollocati con contratti a tempo indeterminato. Ben vengano i finanziamenti ma per rispondere alle necessità dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo dell’aeroporto, non è sufficiente stanziare fondi e favorire le imprese ma bisogna porre il tema del lavoro cioè porre la questione politica sull’occupazione, nel maggiore sito produttivo del centro sud.
Per questo USB pone l’accento sulla trattativa che riguarda il riassetto del sistema handler di Fiumicino che non può essere ridotta ad un fatto che riguarda le aziende coinvolte ma che deve avere garanti sia nelle istituzioni che negli enti regolatori. USB seguirà da vicino gli effetti della riduzione delle società di servizio e proprio per non avere altri licenziamenti o l’esclusione del personale con contratto a tempo determinato, si chiede l’applicazione della clausola sociale al 100% per il riassorbimento del personale interessato. USB dice no al mercato sulla pelle dei lavoratori, Fiumicino è un centro produttivo, dove c’è posto per tutti, è ora di dire stop ai licenziamenti e soprattutto non è più tempo di accettare accordi sindacali fondati sull’utilizzo di ammortizzatori sociali.
Non sarà lasciato niente d’intentato per recuperare tutti gli addetti avviati in questi anni alla mobilità.
BATTIAMO UN COLPO PER L’OCCUPAZIONE IN UN SETTORE DOVE C’E’ ESPANSIONE E MERCATO, BASTA LICENZIARE!!!
Fiumicino, 22 aprile 2016 USB Lavoro Privato