Comunicato ai lavoratori: NO al contratto su misura per Alitalia Sai

Nazionale -

A valle delle anticipazioni giornalistiche diffuse ieri, di tagli del 30% del costo del lavoro, USB esprime forte preoccupazione per lo scenario disegnato, anche se Alitalia Sai in un comunicato successivo ha smentito le notizie emerse. Ricordiamo che ancora non si ha notizia del piano industriale di Alitalia nonostante siano conclamate da mesi le negatività di bilancio (perdite di oltre 500 mila euro al giorno), fatto grave considerata la situazione. Certamente denunciamo che l’ennesima criticità industriale nel maggior vettore italiano non potrà ricadere anche questa volta sui lavoratori e in particolare esprimiamo il più forte rigetto a progetti di nuove esternalizzazioni paventate per IT e altre aree operative assieme alla riduzione di personale per staff.
Per ciò che attiene al rinnovo contrattuale ricordiamo che la deroga al CCNL firmata a luglio scorso per Meridiana rappresenta un riferimento al ribasso nei vettori, sia per il personale di terra che per il personale di volo. Un accordo che, lo diciamo ancora una volta, ha tagliato stipendi senza salvare un solo posto di lavoro.
Specificamente per il Personale Navigante in vista dello sciopero del 22 settembre
-    Il timore di un riferimento al ribasso oltre ad essere più che concreto avrebbe impatto pesante: significa per il PN un appiattimento economico della parte fissa di anzianità a partire dall’8° anno in avanti ed ha effetto soprattutto su anzianità elevate. La parte mobile NON SOLO non recupera la differenza retributiva ma lega sempre di più il salario alla presenza sul lavoro.
-    La riduzione della parte fissa degli stipendi avrebbe ulteriore effetto per previdenza. -    La vertenza del PN è tutta da dipanare visto che l’azienda non ha ritenuto di fare altro se
non continuare nelle unilateralità delle comunicazioni e delle proprie iniziative.
La dirigenza Alitalia Sai sta mostrando tutta l’inadeguatezza a gestire un cambiamento promesso, di fatto, mai realizzato, e sta calpestando le relazioni e i lavoratori con l’aumento dei carichi di lavoro e con una riorganizzazione interna spesso inefficace e dispotica. Per tutte queste ragioni, lo sciopero rimane lo strumento efficace per dimostrare l’opposizione dei lavoratori a un metodo che va rispedito al mittente.
USB conferma lo sciopero di 24 ore del PNC del 22 settembre e apre la vertenza per tutto il personale Alitalia SAI

Fiumicino, 14 settembre 2016    

USB Lavoro Privato