CONTRO LO SPEZZATINO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI
Dopo la forte adesione allo sciopero del 16 marzo (40%), continua lo stato di agitazione, con la consapevolezza che anche tra i lavoratori aumenta l’insicurezza ed il malcontento.
A Monza, primo passo della liberalizzazione/privatizzazione, i lavoratori sono allo sbaraglio, disinformati, MA NON SOLI, anche se al momento, oltre ai nostri scioperi, si registra solo un timidissimo intervento della RSU locale.
I confederali, in assemblea, ancora una volta non danno risposte e tergiversano sul da farsi senza nemmeno di convocare l’assemblea dei 120 delegati RSU limitandosi all’esecutivo.
Nelle loro richieste nei confronti di ATM e Comune appaiono sempre in prima linea le prerogative sindacali e non una piattaforma organica di proposte sia migliorative, sia di mantenimento degli attuali livelli contrattuali e occupazionali, sia di qualità, quantità e sicurezza del servizio.
La battaglia che noi proponiamo attraverso la nostra piattaforma discussa nelle assemblee non ha confini di bandiera, ma deve allargarsi a tutti i soggetti che realmente intendono rappresentare la tutela dei lavoratori.
CON LA LIBERALIZZAZIONE, IN REALTÀ, NON SI METTE A GARA D’APPALTO IL SERVIZIO DI TRASPORTO, SI METTONO A GARA, AL PREZZO PIÙ BASSO, I LAVORATORI, IL NOSTRO POSTO DI LAVORO, LE NOSTRE CONQUISTE E LE NOSTRE TUTELE.
Dal governo, infatti, fanno sapere che i finanziamenti per il TPL ci sono, ma saranno stanziati solo dopo la liberalizzazione: i soldi pubblici, quindi, saranno destinati ad alimentare i profitti dei privati che vinceranno le gare. Con questo assistenzialismo alle imprese si passerà definitivamente da un servizio offerto a tutti i cittadini ad una merce da comprare e su cui guadagnare a discapito di lavoratori e utenti.
Abbiamo intrapreso un percorso che deve trovarci uniti e con obiettivi ben precisi, fuori da pressapochismi e opportunismi sindacali ad ogni costo. Le tutele dei lavoratori non hanno prezzo e non possono essere negoziate.
LA CESSIONE DEL DEPOSITO DI MONZA AI PRIVATI DELLE AUTOGUIDOVIE È SOLO IL PRIMO ESEMPIO DI CIÒ CHE SUCCEDERÀ IN TUTTI I DEPOSITI ATM.
IL 20 APRILE SCIOPERO DI 8 ORE DI TUTTI I LAVORATORI ATM
Personale Viaggiante di Superficie e Metropolitana dalle 08,45 alle 15,00
Agenti di Stazione, Addetti ai Parcheggi e dalle 18,00 alle 19,45
dai capolinea e dai centri linea si rientra in rimessa
Impiegati e Operai (anche turnisti),
Radio Bus, Ausiliari della Sosta e l’intero orario di lavoro
Tutor di Linea
Sono esclusi dall’agitazione i lavoratori necessari alle squadre di pronto intervento e/o emergenza.