Coronavirus, trasporti sicuri per lavoratori e utenti: USB diffida le aziende e proclama lo stato di agitazione

Roma -

L'Unione Sindacale di Base ha inviato una lettera ai ministri dei Trasporti e della Salute, ai presidenti delle regioni e delle province di Trento e Bolzano per le rispettive competenze, nonché a tutte le aziende del settore trasporti, con la diffida a ottemperare senza più ritardi alle disposizioni contenute nel DPCM dell’11 marzo e la contestuale apertura dello stato di agitazione in tutti i trasporti a tutela dei lavoratori laddove queste disposizioni siano ancora violate.

Dopo aver sollecitato ripetutamente un intervento del governo in una situazione caratterizzata da ritardi, interventi parziali e contraddittori, abbiamo preso atto del decreto sopra citato che va nella direzione della tutela dell’interesse primario generale e del rallentamento della diffusione del Covid-19 a tutela della salute di tutti i cittadini. Tutto questo sarà inutile se le indicazioni restrittive non saranno rispettate da parte delle Aziende, come ancora oggi registriamo in tantissime realtà.

Tutti i lavoratori del comparto si sono assunti, e lo stanno ancora facendo con grande senso di responsabilità, l’onere del mantenimento di un servizio pubblico essenziale nel mezzo della più grave crisi sanitaria che abbia coinvolto l’Italia dal secondo dopoguerra.

Adesso, a fronte delle misure della riduzione del servizio al minimo indispensabile e di indicazioni più stringenti come da noi auspicato, si rende necessario che le aziende di tutte le filiere del comparto trasporti rispondano in modo adeguato e senza più alcun indugio, assicurando la salvaguardia della salute dei propri dipendenti insieme a quella degli utenti, dei passeggeri e dell’intera popolazione.

 

Unione Sindacale di Base - Settore Trasporti

 

14 marzo 2020