COSA RISCHIA LA SOSTA CON LO SCORPORO
Per qualcuno pare un affare, per altri è una cosa che gli passa sopra, per altri le preoccupazioni crescono ……..
Ma cosa vuol dire essere scorporati?
La situazione allo stato attuale è questa:
• Gli “Operatori Qualificati della Mobilità” sono assunti direttamente alle dipendenze di ATC S.p.A. e fanno parte integrante del suo organico;
• Hanno applicato l’allegato A al CCNL 27/11/2000 che regola il loro rapporto di lavoro; comunque sono a tutti gli effetti “autoferrotranvieri”;
• Hanno, anche, applicati i vari accordi aziendali patrimonio comune anche agli altri lavoratori dipendenti di ATC.
Cosa cambia con la proposta fatta dagli assessori di Comune e Provincia?
Semplicemente:
1. i lavoratori verranno assunti da una società, a totale proprietà del Comune di Bologna, a cui saranno conferite “temporaneamente” le attività ora affidate direttamente dallo stesso ad ATC;
2. quindi i lavoratori perderanno il titolo di dipendenti di ATC, non saranno dipendenti del Comune di Bologna, ma dipendenti della nuova società;
3. di conseguenza ad essi non sarà più possibile applicare il CCNL autoferrotranvieri, ma gli si potrà applicare il contratto del Commercio oppure quello dei parcheggi (AUSITRA) con tutte le conseguenze del caso e tutti i danni conseguenti;
4. potrebbe anche verificarsi il fatto che ai lavoratori provenienti da ATC vengano mantenuti i diritti acquisiti, ma per i nuovi assunti si applicherebbe, obbligatoriamente, il contratto merceologico di riferimento a cui la nuova azienda vorrà riferirsi.
5. inoltre c’è il rischio concreto che se il Comune volesse vendere l’azienda, questi lavoratori verrebbero venduti insieme ai servizi svolti, andando a prendere, in applicazione delle normative vigenti, il contratto dell’acquirente.
Quanto sia lunga la “temporaneità” non è dato sapere; sospettiamo sia per sempre in quanto il Comune ha tutto l’interesse a non pagare pegno ad ATC per un lavoro che può fare benissimo “in casa”.
Questo è esattamente il percorso che è stato intrapreso quando sono state effettuate le “fusioni” successive che hanno dato vita ad Hera, il colosso che gestisce acqua, luce, gas e smaltimento dei rifiuti urbani in mezza Emilia Romagna.
Perché si fanno queste operazioni?
Semplice: per abbattere il costo del lavoro ed i diritti dei lavoratori interessati a tali operazioni!!
A passaggi successivi, si lasciano sul tappeto salario, diritti, normative faticosamente guadagnati dalla categoria nel corso degli anni che, nel giro di poco tempo, andranno perduti per sempre.
Cosa si può fare in alternativa?
Si potrebbe semplicemente tenere gli operatori della sosta in ATC.
Questo è quello che noi proponiamo e che proporremmo all’incontro, che abbiamo richiesto urgentemente agli Enti Proprietari delle 2 società, prima del 19 maggio, giornata di sciopero che abbiamo confermato alla luce di questo scorporo.
Come?
Seguendo, ad esempio, questo semplice percorso:
• il Comune costituisce la “società della sosta”;
• tramite accordo si concorda tra Comune, ATC e le OO.SS aziendali il trasferimento, tramite “comandata in distacco”, per l’utilizzo di questi lavoratori presso la nuova società;
• i lavoratori mantengono così tutti i diritti e tutti i contratti nazionali ed aziendali di ATC, ma verranno pagati dal Comune di Bologna;
• al termine del periodo temporaneo, che dovrebbe coincidere con l’attribuzione delle funzioni di controllo della sosta alla società ACFT, questi lavoratori tornerebbero a lavorare di nuovo all’interno di ATC.
• Se la sosta non dovesse essere riattribuita ad ATC, questi lavoratori rientrerebbero sempre all’interno di ATC e verrebbero impiegati nelle funzioni proprie del loro profilo professionale (controllo corsie e fermate); ovvero ricollocati all’interno di ATC mantenendo il loro profilo retributivo anche se collocati in mansioni diverse.
La discussione dovrà necessariamente continuare coinvolgendo, quanto prima, i lavoratori direttamente interessati.
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A differenza di altri contiamo soprattutto sulla partecipazione e sulla forza dei lavoratori per ottenere il rispetto dei diritti e ogni miglioramento per i lavoratori, e non potrebbe essere altrimenti, non avendo santi in paradiso o amicizie pelose cui fare appello…
Il nostro ruolo è quello di tutelare i lavoratori contro chiunque ne leda i diritti, la dignità, i salari (e sono in molti a farlo quotidianamente, mentre sono pochi a denunciarlo senza farsi condizionare dal “nome” di chi ne è responsabile!).
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