Dirigente USB licenziato "per giusta causa" dopo avere chiesto spiegazioni sulla modifica della busta paga.
Questo è quanto è accaduto Rosario Rummolo Dirigente della RSA dell’USB Lavoro privato della società Ferolc Uninominale, Società concessionaria del trasporto pubblico locale in provincia di Cosenza, che a seguito un controllo del cedolino paga aveva notato alcune inesattezze rispetto alle consuetudini in atto in azienda.
Il torto del nostro Dirigente, che di conseguenza ha determinato l’assurda quanto illegittima decisione di procedere al licenziamento per giusta causa, è quello di aver posto in discussione il criterio di quantificazione di alcune indennità previste dai CCNL di categoria chiedendone spiegazioni al responsabile aziendale preposto alla distribuzione della busta paga e di esigere l’annotazione sul foglio di registrazione dell’avvenuta consegna della busta paga una dichiarazione dove si riservava di verificarne la correttezza.
Non è la prima volta che la società Ferloc prova a licenziare il nostro Dirigente, ci aveva provato anche nel 2013 salvo poi ritirare il provvedimento e accettare le nostre richieste in merito ad alcune problematiche organizzative, il che dimostra come il provvedimento sia discriminatorio e conseguente all’azione di controllo che la nostra RSA svolge nei confronti della Ferloc.
Se qualcuno avesse ancora dubbi queste sono le “normali” conseguenze delle modifiche al Diritto del lavoro derivanti dalla riforma Fornero che il jobs act di Renzi ha inasprito per i lavoratori, dove si dà la possibilità alle imprese di minacciare e praticare il licenziamento per giusta causa anche in assenza di motivazioni e solo perché si contrastano le decisioni unilaterali dell’impresa rispetto alle norme contrattuali e di legge.
Ovviamente il provvedimento sarà impugnato nel sedi competenti al fine di ripristinare il diritto del nostro dirigente a poter svolgere, senza condizionamento alcuno, il compito di vigilare sulla corretta applicazione delle norme contrattuali e di legge.
Contestualmente chiederemo al Dipartimento ai Trasporti della Regione Calabria e all’assessore De Gaetano di spiegare come sia possibile che un’azienda con concessioni di km/bus inferiori rispetto a quanto previsto dalla L.R. n.18 del 13 agosto 2001 possa continuare ad esercire servizi per suo conto e non sia stata rottamata così come prevedono le norme della richiamata legge.